Rebecca, Marco e la convivenza in vernacolo. "Il dramma della spesa a Livorno"

I due giovanissimi pisani hanno creato sketch divertenti con disegni in movimento su amore, suocero e il ’dramma’ della spesa a Livorno

Marco, Rebecca e Mandorla

Marco, Rebecca e Mandorla

Pisa, 3 luglio 2022 - Mandorla, Rebecca e Marco. L’ordine non è casuale. Ma anche la convivenza. Tre personaggi, mille sketch. Alcuni sono finiti su Youtube disegnati da lui, colorati e montati da lei. Loro sono Marco Cassoli, che dopo aver lavorato all’Esselunga, adesso è in una macelleria a Collesalvetti, e Rebecca Giaconi, insegnante di scuola elementare: 57 anni in due, pisanissimi. Non a caso le loro gag sono in vernacolo. Dal ‘dramma’ di conoscere il suocero, a quello di fare la spesa, per di più, a Livorno. "Tutto è iniziato da io che volevo dormi’", è la chiosa di quest’ultimo episodio, perché quando si va in missione compere, si sa quando si parte, ma mai quando si torna, tant’è che "tocca portare i sacco a pelo".

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Ma come vi siete conosciuti?

"Ci siamo rivisti quattro anni fa in piazza delle Vettovaglie, tramite amici comuni. Ma, ufficialmente, è da agosto del 2020 che stiamo insieme".

Nel frattempo?

"Non ci siamo mai persi di vista perché eravamo innamorati l’uno dell’altra ma con troppe paure. Sono stata io ad adottare la mia cagnolina Mandorla ma Marco ha deciso di “adottare“ entrambe".

E i video come sono nati?

"A dicembre abbiamo scoperto di essere positivi al Covid e siamo rimasti un po’ a casa. Un anno fa ho notato che Marco sapeva disegnare. Lui ha cominciato a realizzare strisce sulla nostra vita quotidiana, io le coloravo".

Ma la scintilla?

"Siamo amanti dei videogiochi (a 19 anni Marco ha aperto un negozio in via Rigattieri) e dell’informatica. Abbiamo pensato, perché non animare i suoi disegni? Abbiamo aperto una pagina Instagram e abbiamo messo le scenette su Youtube e Tik Tok".

Avete tanti passatempo in comune.

"Io vivo di tre cose: i bambini, gli animali e i videogiochi. Ho lavorato con ragazzi nello spettro dell’autismo: portavo loro i disegni che realizzava Marco e sono piaciuti subito. Questo ci ha molto motivati".

E i suoi interessi?

"Il Pisa è il suo primo amore. Poi ci sono io (sorride)".

Di che cosa si parla nei vostri cortometraggi?

"Oltre alla spesa, anche del cane Peppino di mia madre (Barbara Cerri, ndr), del giorno in cui ci siamo messi insieme e del primo incontro con il socero".

Tutto in pisano.

"Marco è bravo a parlare in vernacolo, ci siamo ispirati al Nido del Cuculo".

Che però è ideato da livornesi...

"Sì, ma è stato uno spunto...".

Avete avuto riscontri?

"Abbiamo presentato i corti il 5 giugno al ‘Ganzo Comics’ alla Stazione Leopolda. Siamo stati a Carrara e Bologna, cerchiamo di farci conoscere".

Insomma, alla fine, questa convivenza sembra andare a gonfie vele.

"Il periodo della convalescenza è stato il più bello della nostra vita!".