Picchiato e rapinato in casa insieme alla moglie. Stessa violenza due anni dopo

Lo storico proprietario dello stabilimento "Lido" di Tirrenia, Manlio Giannessi, e la moglie sono stati legati in casa. "Incappucciati, erano dell’Est"

La polizia e, nel riquadro, Manlio Giannessi

La polizia e, nel riquadro, Manlio Giannessi

Pisa, 17 gennaio 2021 - E’ successo di nuovo, dopo poco più di due anni. Stessa violenza. L’irruzione, le grida e la fuga. Manlio Giannessi e la moglie, proprietari dello storico stabilimento balneare che segna il confine tra Marina e Tirrenia, sono stati rapinati da quattro uomini incappucciati (non si sa se armati) che sono entrati da una vetrata infranta: mentre stiamo scrivendo la squadra mobile sta raccogliendo le informazioni e ascoltando le testimonianze. Paura, per la seconda volta in poco tempo, in una villetta di Tirrenia in via delle Viole intorno alle 18.30. I coniugi imprenditori sono stati sorpresi in casa. Sono molto conosciuti sul litorale: lui ha 80 anni in questo 2021, lei appena un anno più giovane. Sono stati legati e tenuti in due stanze diverse. "Dacci i soldi", hanno urlato a Manlio che è stato anche picchiato a mani nude dalla banda. Ha una ferita all’occhio: gli agenti hanno preferito portarlo in ospedale. Ma non sarebbe niente di preoccupante. Lei, invece, è stata risparmiata. "Avevano un accento dell’Est", ha raccontato poi la coppia alla polizia. Ripulita l’abitazione. I quattro hanno portato via 700-800 euro in contanti e alcuni gioielli in oro.

Minuti lunghissimi per i coniugi. Dopo un po’, lei è riuscita a liberarsi e a chiedere aiuto alla figlia che ha chiamato il 113. Sono accorse le Volanti e la mobile con il dirigente Fabrizio Valerio Nocita. Sconvolta la costa. La notizia è rimbalzata subito sui social con tanti commenti anche politici. Manlio era già stato vittima di un altro colpo a dicembre 2018 quando due uomini incapucciati armati di cacciavite e mazza di legno lo avevano aggredito. L’imprenditore era disteso sul divano e stava guardando la tv, quando si è visto piombare addosso due figure. Anche in questo caso aveva riferito: "Erano giovani, smilzi, dall’accento slavo. Sono entrati in casa da una porta al primo piano rimasta semi-aperta". Uno dei due uomini gli aveva puntato il cacciavite alla gola e alla bocca. Premendo con forza. Vedendo la badante dell’anziana suocera in giardino, i due complici rimasti all’esterno avevano dato l’allarme. E Manlio aveva ricevuto un colpo in testa. "Non hanno portato via nulla, non so che cosa cercassero".

Si tratta forse dello stesso gruppo? "Ancora mi sembra di vederli davanti agli occhi". Da sempre, gli abitanti di Marina, Tirrenia e Calambrone invocano più sicurezza, in estate per la grande affluenza e in inverno perché molte seconde case sono disabitate.

An. Cas.