Raid e spaccate sul lungomare di Marina "Serve un presidio fisso di forze dell’ordine"

Danni e furti nel bar dello stabilimento balneare Luisa, al ristorante Roca De Mar e in quello de La Riva. "Passiamo le notti in bianco"

di Antonia Casini

PISA

Una scia di spaccate, una dietro l’altra, su via Litoranea a Marina: il bar dello stabilimento Luisa, il ristorante Roca de Mar e quello della Riva. Un’altra notte in bianco per gli operatori del litorale che hanno avuto visite e danni. Gli autori sono gli stessi che hanno aggredito il giovane livornese fuori dai locali? Una risposta potrebbe arrivare dalle telecamere, sia quelle che si trovano nella zona della violenza, sia la vidoesorveglianza nelle attività violate. Il metodo. I ladri arrivano quasi sempre dalla spiaggia (accessibile a tutti), rompono le porte o le finestre e si introducono nelle stanze a caccia di spiccioli e piccoli strumenti elettronici. Agiscono in pochi secondi e poi scappano. Lasciando tutto a soqquadro, sporco e pieno di vetri. Tra giovedì e venerdì è toccato al bar del bagno Luisa di Marina. "Di notte il lungomare - in questa zona - è diventato una giungla con i ragazzi ubriachi, le sgommate nei parcheggi, noi che dormiamo qui, abbiamo anche paura a scendere in strada – spiega Elisa Carrara – Sono riusciti a entrare dalla porta d’ingresso, abbiamo gli infissi nuovi di alluminio. Si sono attaccati al fondo cassa e ai pochi spiccioli che c’erano. Poi hanno rovistato per vedere se trovavano qualcosa di nascosto che noi non abbiamo. Stessa storia tutti gli anni". "Le altre volte – aggiunge Carlotta Brogi – avevano arraffato anche i liquori, stavolta no. La mattina di domenica devo arrivare almeno mezz’ora prima per sistemare tutto". "E’ necessario un pattugliamento notturno sul litorale - prosegue Carrara – Qualche notte fa, dei ragazzi, passando, tirarono una bottiglia di vetro dalla macchina. Con altre persone fermai il traffico per ripulire la strada, visto che con le auto i vetri schizzavano ovunque. Abbiamo gli appartamenti con le famiglie e i bambini piccoli...". Pochi passi più avanti, verso l’abitato marinese, altri danneggiamenti. "Ho messo i fari dissuasori in spiaggia dopo i blitz notturni che in molti di noi hanno subito – ci racconta Luciano Cinquini dello storico Roca De Mar – Hanno tolto il plexiglass e sono arrivati fino alla porta a vetri che hanno tentato di sfondare ma non ha ceduto. E’ suonato l’allarme collegato con la vigilanza privata. Sono arrivato e, mentre stavo controllando l’accaduto con la polizia, è scattato il sistema anche della Riva, pochi metri più avanti rispetto a noi. Devono aver utilizzato delle bici oppure si sono spostati velocemente a piedi". "Il venerdì e il sabato restiamo qui fino a tardi proprio per prevenire questi episodi. Ma è dura. Si lavora dalle 8 fino all’1 e poi magari ti chiamano nel cuore della notte e devi correre. Dopo le 20 le forze dell’ordine devono arrivare da Pisa. Bisogna aumentare le divise qui, come accade a Viareggio e Pietrasanta: il litorale da 12mila passa a 40mila presenze d’estate. Per non parlare della velocità sul viale del Tirreno la sera. Servirebbero dei dissuasori".

Altre poche decine di metri, stessa situazione. Alvaro Alessandri si foga: "Abbiamo l’antifurto collegato con la vigilanza e le telecamere. Hanno sfondato il vetro della cucina, scardinato la veranda. Hanno tentato di rubare il tablet, ma si vede che non hanno fatto in tempo e poi hanno ripulito il fondo cassa, 100 euro. E’ la quinta volta in due anni. Siamo rassegnati".

Anche lei danneggiata in passato, chiede e implora "più controlli, soprattutto di notte – afferma Simona Rindi, presidente del centro commerciale naturale di Marina – I carabinieri della Stazione locale fanno il possibile, ma sono pochi. Servono rinforzi e, soprattutto, un presidio di notte".