Raid di notte in sette bancarelle: furti e danni

Il presidente Consorzio Pisa dei miracoli: "Due attività svuotate completamente. Ora sono sul lastrico"

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Furti e danni in sette bancarelle. Tornano i ladri in piazza Manin. "Piccoli episodi sono quasi quotidiani, ma stanotte (tra sabato e domenica, per chi legge) c’è stato un raid e, dove non è stato trovato nulla da portare via, la merce è stata spaccata". A denunciarlo sono gli stessi operatori. "Anche nella settimana scorsa ci sono stati blitz: spariti 70 euro spiccioli da un’attività. Stavolta è stata una devastazione: due sono state completamente svuotate", spiega Gianmarco Boni, presidente del Consorzio Pisa dei Miracoli. "I teloni sono stati aperti con un taglierino e, dove c’era lo scotch, in corrispondenza di precedenti squarci, è bastato togliere quello. Sparite tante borse e statuette". Boni fa il quadro: "E’ dal 2013 che siamo in piazza Manin, saremmo dvuti restare là solo per un anno, una soluzione temporanea, ci era stato detto. Ma non è stato così. Poi, è arrivata la pandemia e si è fermato tutto. In piazza 15 bancarelle sono al momento chiuse, come lo sono quelle sul percorso via Cammeo e largo Cocco Griffi perché il passaggio si è molto ridotto, ne risente soprattutto chi è più lontano dal Duomo. E i crocieristi, ci hanno raccontato le guide, per il Covid non si possono fermare. Una questione di sicurezza, economica e non solo. La mattina, quando apriamo, troviamo tutto all’aria".

E sull’ubicazione degli stand, commenta duro: "L’assessore Pesciatini ha presentato un piano del commercio in cui ci relega in aree ancora più periferiche (da via Pietrasantina al parcheggio ex Sita), quasi a volerci nascondere come polvere sotto il tappeto. Può comunque stare tranquillo, se continua così, non ci saranno più operatori da spostare perché saremo tutti finiti".

Tra i danneggiati, Michele Puschi: "Il nostro settore va sempre peggio. Viviamo nel disenteresse totale delle istituzioni. Mi hanno spaccato tutto: statuine tazze di ceramica e oggetti in vetro. Capisco che ci siano tanti luoghi in città da controllare, ma da noi il problema si presenta ormai da anni".

Sugli episodi interviene anche Confesercenti. "Cosa deve accadere ancora perché qualcuno si accorga che Pisa dal punto della sicurezza è fuori controllo? – afferma il presidente area pisana Luigi Micheletti – Tanti colpi in una sola notte... segno evidente che i ladri sapevano di poter agire indisturbati tanto da svuotarne addirittura due. Manca un presidio del territorio. E, ripetiamo ancora una volta, non interessa sapere di chi sia la colpa. La realtà è questa ed è sotto gli occhi di tutti". Micheletti insiste sulla videosorveglianza. "Chi pensa che una telecamera risolva tutti i problemi della sicurezza vive fuori dalla realtà. Ribadiamo che la videosorveglianza è fondamentale per gli arresti ma non serve ad impedire i raid".

Antonia Casini