Quell’intreccio tra politica e affari sporchi

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Ciccio

Auletta*

La chiusura delle indagini da parte della DDA di Firenze conferma quanto emerso già con l’avvio dell’inchiesta KEU: l’intreccio tra politica, affari e mafia volto ad evitare i controlli ambientali e garantire lo smaltimento illecito dei rifiuti conciari grazie a imprese controllate dalla ‘ndrangheta. Intreccio che vede coinvolti i vertici dell’Associazione Conciatori Santa Croce e figure chiave del potere amministrativo locale e regionale Pd (dall’ex-segretario di gabinetto prima di Enrico Rossi e poi di Eugenio Giani, Ledo Gori, al consigliere regionale Andrea Pieroni, alla sindaca di Santa Croce e presidente del Polo tecnologico conciario Giulia Deidda). Migliaia di tonnellate di rifiuti contaminati utilizzati illegalmente hanno avvelenato la nostra terra. A più di un anno da quando è scoppiato lo scandalo, le bonifiche non sono partite: a fronte dei profitti illeciti derivanti dal connubio tra politica, imprenditori e criminalità, restano contaminate aree in tutta la provincia, con quel che ne consegue. Che il distretto Cuoio fosse permeabile all’ingresso della criminalità organizzata e del suo denaro illecito era emerso già nel 2018 con l’inchiesta “Vello d’oro” della stessa DDA. Che imprenditori e società di depurazione si fossero liberati abusivamente di inquinanti non trattati, era già emerso in passato. Ma dalle indagini emergerebbe un sistema di corruzione e penetrazione della ‘ndrangheta, ramificato negli organi di controllo regionale e gestito dai imprenditori del cuoio in grado di interagire direttamente con la politica. Da anni ripetiamo che il contrasto alle infiltrazioni del crimine organizzato in Toscana è priorità assoluta, a partire da settori più a rischio come i rifiuti o gli appalti nell’edilizia. Quest’inchiesta è ulteriore gravissima conferma e imporrebbe ben altre scelte rispetto a quelle che si stanno prendendo. Ad ogni livello si allentanoe vincoli e controlli, aumentando le deroghe a favore di interessi di aziende e profitti privati, e facilitando l’economia illegale. L’opposto di quanto chi governa il territorio dovrebbe fare.

* Una città in Comune-Pisa