Quel che resta del Pd pisano: sicura in lista solo Zambito

Alla Camera Letta punta su Fratoianni, ma i dem di casa sua non ci stanno . In bilico Ceccanti che voleva una soluzione diversa. Fuori Lucia Ciampi

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di Gabriele Masiero

PISA

C’era una volta il miglior Pd d’Italia. Era il 2013 e così alcuni osservatori politici definivano i dem pisani che avevano appena riconfermato al primo turno con l’allora sindaco Marco Filippeschi la guida della città e che, gonfiando il petto, gongolavano per Enrico Letta diventato premier e affiancato al governo dall’ex rettrice della Sant’Anna Maria Chiara Carrozza. Meno di due lustri dopo, quel Pd sembra essere l’ombra di se stesso, dilaniato dalle correnti, sconfitto in città, oggi governata dal centrodestra guidato dal leghista Michele Conti, e incapace di garantirsi candidature forti alle prossime elezioni politiche. E così, fatta eccezione per la lettianissima ex assessora Ylenia Zambito (assessore con Filippeschi fino al 2018 e ora candidata senatrice) c’è il concreto pericolo che nessun altro pisano del Pd corra per il Parlamento (l’ex governatore Enrico Rossi è stato infatti dirottato sul seggio senatoriale Grosseto-Siena), visto che il costituzionalista Stefano Ceccanti puntava all’uninominale della Camera che la direzione del Nazareno ha invece offerto al pisano (di nascita, ma assai meno per trascorsi politici) Nicola Fratoianni leader di Sinistra Italiana. Per il collegio uninominale del Senato il Pd candida invece il lucchese Andrea Marcucci.

I dem pisani puntano i piedi contro Fratoianni e la partita potrebbe non essere chiusa (con un recupero in extremis proprio di Ceccanti), ma le chat sono già esplose, anche se per ora nessuno esce allo scoperto per polemizzare. E’ palese però che il risiko delle candidature rischia di minare anche il già complicatissimo cammino che alla fine dell’estate avrebbe dovuto portare all’individuazione, in modo unitario, di un candidato sindaco capace di guidare un’alleanza ampia alle amministrative del 2023: Letta aveva promesso di lanciare il nome a settembre, ma ora potrebbe saltare tutto. Fuori dalla liste, dopo appena un mandato, finisce senza tanti giri di parole anche la deputata ed ex sindaca di Calcinaia, Lucia Ciampi, cancellando con un tratto di penna la rappresentatività di un polmone indispensabile di voti come la Valdera. Insomma, la provincia di Pisa annaspa e diventa terra di conquista. Nel proporzionale della Camera (Pisa, Firenze) il Pd schiera Simona Bonafè, Arturo Scotto (napoletano di Articolo Uno), Caterina Bini (senatrice dem pistoiese) e (per ora) Stefano Ceccanti (che in quella posizione rifiuterà di candidarsi), mentre al Senato (collegio plurinominale unico) insieme a Zambito (garantita da Letta al secondo posto dietro il capolista Dario Parrini) ci sono Silvio Franceschelli (sindaco di Montalcino) e la senatrice fiorentina Caterina Biti.