Pronto soccorso, 14 ore di attesa "Per un’ecografia dall’otorino"

La protesta dei nostri lettori fra sportelli di oculistica in tilt e infinita ‘anticamera’ in ospedale "Dipendenti col Covid e malati. Vogliamo segnalare le condizioni disagiate in cui lavorano gli operatori"

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di Carlo Venturini

Tutti malati o quasi, e gli sportelli di oculistica vanno a singhiozzo. E dopo otto ore di attesa al pronto soccorso un paziente è stato rimandato al giorno dopo perché mancava l’otorino per una ecografia, quindi ha atteso altre 14 ore. Sono solo alcuni dei casi di disservizio che si sono verificati pochi giorni fa a Cisanello. A ciò si aggiunga che dal 5 all’8 gennaio, a causa delle ferie di alcuni medici di famiglia, c’è stato un aggravio considerevole al pronto soccorso perché le stesse guardie mediche sono state ingolfate di chiamate costringendo di nuovo, le persone ad andare al pronto soccorso.

Ma procediamo con ordine. Un nostro lettore ci scrive, allegando anche materiale fotografico, descrivendo la seguente situazione: "Sono un paziente che segnala la scarsa efficienza al Cup reparto oculistica area H di Cisanello. Di buon mattino mi sono recato all’accettazione reparto Oculistica per avere l’ingresso a visita oculistica precedentemente prenotata, e su sei sportelli ne erano aperti solo due per Oculistica ed uno per il dolore e urologia".

Dopo una lunga attesa, agli sportelli, il paziente, dichiara: "Ho atteso il mio turno con accesso allo sportello 1 ed ho chiesto come mai gli sportelli 3,4,5 fossero chiusi. Mi è stato risposto che uno aveva il covid, e due erano malati per cui non li hanno rimpiazzati per insufficienza di personale. Allora, mi chiedo io, se si ammalano anche quelli che sono rimasti, che si fa? Si chiude l’accettazione di Oculistica. Vorrei poi segnalare le condizioni disagiate in cui lavorano gli operatori telefonico del Cup. In una stanza di 4 metri x 4 lavorano tre dipendenti, ed è una stanza sommersa di tavolini, computer ed una sola finestra. Come fanno i dipendenti a lavorare con armonia in queste condizioni?". Il nostro lettore conclude: "Sono veramente arrabbiato nel vedere peggiorare sempre di più la nostra sanità pubblica".

Altro caso. Un altro nostro lettore si reca al Ps per un grosso rigonfiamento sotto mandibolare che gli impedisce di deglutire quindi di mangiare e respirare bene. "Dopo oltre otto ore di attesa al pronto soccorso – dice – , mi dicono che mi devo ripresentare il giorno dopo perché non mi possono fare l’ecografia ad Otorino. Torno il giorno dopo (7 gennaio), ri-aspetto 14 ore (dalle 10 a mezzanotte), e mi fanno la tanto agognata ecografia, ma sembra sia necessaria una tac. Per cui devo nuovamente attendere. A questo punto chissà quanto...".