Pisa smart city europea? Bene lo sia sul serio!

Migration

Pierluigi

D’Amico *

L’Amministrazione comunale ha ultimamente iniziato una campagna mediatica tesa ad accreditare l’idea che la sua politica sulla mobilità sia in linea con gli indirizzi della Comunità Europea e dei paesi che da tempo si muovono per ridurre il numero di auto e incentivare la mobilità sostenibile. I paesi dell'UE si sono impegnati a ridurre le emissioni nette di gas climalteranti di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e a diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, cioè a conseguire l'obiettivo della neutralità climatica entro quella data. La aree urbane, pur occupando solo il 4 % della superficie terrestre dell'UE, ospitano il 75 % dei cittadini dell'UE. Inoltre, le città consumano oltre il 65 % dell'energia mondiale e rappresentano oltre il 70 % delle emissioni globali di CO2. Nelle aree urbane il settore dei trasporti è responsabile di una percentuale sicuramente superiore; nella Provincia di Pisa pesano per circa il 44% (dati ISPRA 2019) del totale delle emissioni e in ambito comunale la percentuale è sicuramente molto maggiore; questo su una produzione di 405.000 Tonnellateanno (Fonte CO2 Index di EnelX), 4,5tonnellate per abitante per anno (secondo solo a Livorno tra i capoluoghi toscani). Per questo l’Unione Europea ha lanciato nel 2021 la EU Mission on Climate Neutral and Smart Cities per individuare 100 città europee che si impegnassero, in primo luogo sulla mobilità ma non 2 solo, a raggiungere un impatto climatico zero entro il 2030 , cioè 20 anni prima della scadenza che riguarda tutto il continente. Ha finanziato questa Mission con 360 milioni di euro. A questa chiamata hanno risposto 377 città europee, 37 città italiane, 5 toscane. 9 città italiane sono tra le 100 selezionate e tra esse 2 toscane, Firenze e Prato. Pisa non pervenuta. Questa è la relatà.

*Associazione

La Città Ecologica