Pisa città dello sport: lo praticano in 65mila Allenati all’aria aperta, sedentari in netto calo

La fotografia dal report di Roberto Ghiretti alla giornata promossa da Comune e Coni: così il lockdown ci ha reso meno ‘pantofolai’

di Gabriele Masiero

PISA

Se il Covid e il relativo lockdown ha inciso sulla pratica sportiva continuativa (svolta magari presso palestre e centri sportivi che si sono adeguati alle restrizioni) non si può dire altrettanto per coloro che hanno scelto di continuare a farlo saltuariamente magari sfruttando di più le aree all’aperto. È la fotografia scattata da Roberto Ghiretti, autore del report sullo sport a Pisa, presentato ieri nel corso della giornata "Pisa è lo sport" promossa dal Comune e dal Coni regionale ieri in Sala delle Baleari. Lo studio voluto dall’amministrazione rivela l’attuale situazione della pratica sportiva cittadina. "Il tessuto delle associazioni e società sportive cittadine - ha detto il sindaco Michele Conti ringraziando il Coni e Salvatore Sanzo che ha contribuito all’organizzaazione dell’evento - rappresenti una parte fondamentale della nostra comunità, un patrimonio prezioso che svolge un ruolo di presidio sociale, permettendo a tanti ragazzi di avviare un percorso di crescita in cui si imparano valori fondamentali come quelli di far parte di un gruppo, rispettare regole, essere corretti e leali nei confronti di compagni e avversari, divertirsi e socializzare in maniera sana, mettendo in gioco le proprie capacità. Dal 2018 a oggi abbiamo investito complessivamente più di 656mila euro in contributi ordinari e straordinari".

Lo sport, secondo Sanzo, "è un elemento fondamentale dal punto di vista culturale, sociale, turistico e commerciale: la pandemia ci ha aiutato a capire ancor di più l’importanza della pratica sportiva". "Lo studio - osserva Roberto Ghiretti - mette in evidenza alcuni elementi molto significativi, sia per quanto riguarda la pratica, che gli impianti sportivi: per primo la media delle sedentarietà, che a Pisa è molto inferiore a quella nazionale e che è continuata a diminuire anche durante il periodo pandemico.

Gli indicatori sono superiori alla media regionale e nazionale anche per quanto riguarda il numero di cittadini che praticano sport, sia per quanto riguarda l’attività strutturata, cioè organizzata e costante, che destrutturata. Infine, sotto il profilo dell’impiantistica la città offre un impianto sportivo per chilometro quadrato e 2 ogni mille abitanti circa: un dato sicuramente molto interessante, che si aggiunge al fatto che i cittadini, in qualsiasi luogo della città si trovino, possono raggiungere a piedi un impianto sportivo in 10-11 minuti". I dati dimostrano la presenza di oltre 35 mila praticanti sportivi, che praticano almeno una volta a settimana attività motoria. Un target che arriva a oltre 65 mila se si considerano anche coloro che svolgono una qualche attività fisica. I sedentari sono circa 24 mila. Interessanti anche l’analisi dei trend: confrontando i dati dal 2018 al 2021, si legge nel report, "se sono calati (ma solo nell’ultimo anno) i praticanti continuativi (pari al - 5,93%), il valore dei praticanti saltuari o di chi pratica solo qualche attività fisica è invece aumentato (rispettivamente + 31,03% e +5,89 %), ma diminuiscono anche le persone che non praticano alcuno sport o attività fisica (-7,24 %)". Infine, il dossier accende un riflettore sugli spazi riservati alle diverse discipline sportive: in testa ci sono Calcio, Calcio a 5, Football Americano con 31 impianti, seguiti da Basket, Pallavolo, Arti Marziali, Ginnastica, Pattinaggio (22), Tennis (12), Padel e bocce (3), skateboard (2) e un impianto ciascuno per Tiro con l’arco, nuoto, scherma e atletica leggera.