Piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina "Meno consumo di suolo, più mobilità green"

Inizia in consiglio comunale la maratona di voto. Il sindaco Conti: "Altro che colata di cemento. In decenni di chiacchiere mai fatto nulla"

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PISA

È cominciata ieri in consiglio comunale la maratona di voto per l’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni del piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina. Con l’approvazione delle delibera si dà il via alle successive fasi che porteranno alla formazione del Piano dei Comuni di Pisa (che a settembre avvierà il piano operativo, ovvero il nuovo regolamento urbanistico) e Cascina (l’approvazione qui è prevista a fine estate). "Altro che colate di cemento - afferma il sindaco, Michele Conti - approviamo uno strumento urbanistico con una diminuzione di consumo di suolo esternamente al territorio urbanizzato pari a 23 mila metri quadrati e di 1.700 mq. internamente al territorio urbanizzato, con un recupero di 2mila mq. di suolo e un incremento di superficie utile lorda di 3.064 mq. Da decenni i pisani ascoltano tante chiacchiere, ma non era mai stato fatto nulla. I nostri sono fatti concreti". Secondo Conti, l’approvazione del Piano strutturale "è un traguardo raggiunto in tempi record a cui abbiamo lavorato con determinazione per la nostra ferma volontà politica di voler dotare al più presto Pisa di un fondamentale strumento per disegnare il futuro della città e dell’area pisana che si sviluppa lungo l’Arno, confermando l’obiettivo principale: la riduzione del consumo di suolo, operando una decisa inversione di tendenza rispetto a quanto fatto e previsto secondo il piano strutturale precedente". Un esempio? Lo stadio.

"Nella sede prevista dal vecchio piano a Ospedaletto - spiega Conti - avrebbe comportato un enorme consumo di suolo, considerando anche i previsti parcheggi, tutti annullati dalla variante approvata il 29 maggio 2020, molto prima dell’adozione del Piano, riportando la sede dello stadio a Porta a Lucca, con conseguente utilizzazione, per la maggior parte dei parcheggi necessari, di tutte le aree già disponibili nel raggio di un chilometro". Rigenerazione urbana è l’altra gamba dello strumento urbanistico. "Riqualificazione delle periferie, con particolare riferimento sia alle case popolari, sia ai parchi urbani - spiega il primo cittadino - e centri di aggregazione ignorati dall’attuale Regolamento Urbanistico, che anche per questo necessita di un totale rinnovamento. Un ruolo primario avrà il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, già ricordato tra i contributi della Regione Toscana: incentiva la mobilità dolce, quindi ciclabile, ma anche su vie d’acqua, un rinnovamento del trasporto pubblico locale con la previsione della tramvia, a cominciare dalla tratta Stazione-Cisanello da completare con altre diramazioni previste, i parcheggi scambiatori necessari al sistema dell’intermodalità per ridurre il più possibile l’uso dell’auto privata, lo sviluppo del bike sharing". "Noi abbiamo in testa - conclude l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli - la Pisa del 2050 con il recupero di tutti i volumi oggi abbandonati, ma anche più verde e più moderna e capace di ospitare 100 mila abitanti".

Gabriele Masiero