"Personale Ata Manca il 35%"

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Il suono della prima campanella segnerà una falsa ripartenza. Distinta da tutte le difficoltà del caso, legate prevalentemente al reclutamento di docenti e personale Ata con un buco del 35% sull’organico nel solo territorio pisano ("l’anno scorso, questa emergenza era stata arginata in parte grazie all’organico Covid"), rispetto all’attuale fabbisogno dei plessi scolastici. Tra le aree più ‘scoperte’ greco al classico e matematica e fisica nei licei scientifici. "Un vuoto che incide profondamente sul rientro fra i banchi di scuola", commentano i segretari generali della Uil Scuola Rua di Pisa e Livorno, Maria Vanni e Claudio Vannucci, che individuano diverse cause al problema. Non sono bastate né le procedure ordinarie (concorsi e graduatorie ad esaurimento) né straordinarie (graduatorie supplenze) per coprire i posti vacanti. A questo si aggiunge il caos delle nomine dei supplenti. "Fino al 2020, vigeva un iter chiaro che prevedeva la convocazione in presenza dei docenti, in quella sede veniva scelto il personale necessario, accorpando anche le cattedre in plessi vicini", spiega Vannucci. Il sistema poi è cambiato: "L’assegnazione delle cattedre è stata demandata a un algoritmo - aggiunge -, con graduatorie provinciali pubblicate piene di errori e ritirate dopo qualche ora e, in alcuni casi, ripubblicate. Altre al vaglio".

Ilaria Vallerini