La Provincia di Pisa dice no (voltando le spalle a Giani) all’ipotesi di istituire un pedaggio sulla Fi-Pi-Li. La maggioranza ha infatti approvato una mozione con la quale si "chiede di non appesantire economicamente gli utenti della strada, in particolare i trasporti merce, che avrebbero ricadute sui costi dei consumatori, e si trovino modalità di finanziamento degli investimenti alternative all’introduzione del pedaggio anche proseguendo, nell’ interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture per ottenere maggiori risorse per le strade regionali". Secondo il presidente Massimiliano Angori, infatti, è necessario istituire "un tavolo di concertazione con la Regione Toscana per garantire il mantenimento alla Provincia dell’attuale livello di risorse previsto per gli enti accertatori: in base ai dati numerici, è evidente che le Province, a fronte di una attività di controllo di sicurezza stradale svolta attraverso gli autovelox, trasmettono una parte degli introiti a Regione Toscana e Città Metropolitana, ma trattengono una parte di risorse indispensabili per la manutenzione della viabilità provinciale, tanto più se si pensa alla spending review per le stesse Province prevista dal Governo a partire dal prossimo anno".
Il consigliere provinciale alla Viabilità e Infrastrutture, Giacomo Santi, ha poi aggiunto che è indispensabile individuare "forme di finanziamento alternative al pedaggio che avrebbe l’ effetto di andare a pesare concretamente sulle tasche degli utenti della strada, imprese ma anche cittadini, rendendo di fatto l’arteria viaria un duplicato in buona parte dell’autostrada, senza per questo fornire un servizio che sia davvero a beneficio dei territori attraversati da una strada di grande comunicazione come è la Fi-Pi-Li".
La mozione del centrosinistra ha fatto infuriare il centrodestra, con il consigliere di Forza Italia, Roberto Sbragia che si è sentito "scippato" di un documento da lui presentato lo scorso 30 novembre. "Un documento – sottolinea Sbragia – , del tutto analogo a quello approvato l’altro giorno ma dimenticato per mesi dal centrosinistra che si è perfino rifiutato di emendare il mio per non avvalorare le nostre tesi: la proposta della maggioranza confonde aspetti politici e tecnici facendo emergere la grande difficoltà politica e le contraddizioni di un centrosinistra ormai privo di direzione unitaria tra il livello locale e regionale, puntando sostanzialmente a garantire alla Provincia il ‘livello delle risorse per gli enti accertatori’ derivanti dalle multe senza difendere, politicamente e pienamente, la scelta della gratuità della Fi-Pi-Li".