Giovanni a tutto dolce. Suo il panettone più buono

Il pisano ha conquistato a Milano il titolo della competizione che rende protagonista il dolce natalizio

Il re del panettone

Il re del panettone

Pisa 18 novembre 2018 - È l'indiscusso ‘Re Panettone’. Giovanni Saviozzi, dopo aver sfiorato la vittoria a Napoli nella passata stagione del concorso, ha conquistato a Milano il titolo della competizione che rende protagonista il dolce natalizio. Nella città della Madunina il mastro fornaio, che poco tempo fa ha aperto la pizzeria ‘Farina del mio sacco’ a Navacchio (per oltre vent’anni Saviozzi ha svolto il ruolo di odontotecnico in un laboratorio dentistico, ndr), ha conquistato i giudici con il suo panettone innovativo.  Giovanni, ha centrato l’obiettivo…  «È andata meglio del previsto. Ci speravo, ma non me lo aspettavo. Ero alla mia postazione e all’improvviso è venuto l’organizzatore a chiamarmi per la premiazione: è stata un’emozione immensa. Da pizzaiolo mi sento tanto orgoglioso ad aver vinto contro così tanti pasticceri (erano circa 50 i concorrenti in gara, ndr). Sto vivendo un bel momento: ora tutti vogliono assaggiare il mio panettone».  Con quale gusto ha conquistato i palati dei giudici?  «Ero indeciso se presentare il panettone con fichi di Carmignano e noci oppure proporre quello con pinolo di san Rossore, bacca di vaniglia e pere sciroppate. Alla fine ho scelto quello con fichi e noci: è un gusto equilibrato e armonico che lascia un buon sapore in bocca. Devo dire che non ho sbagliato».  Dopo la vittoria di oggi, a Navacchio verranno da tutta Italia ad assaggiare il re dei panettoni… «Temo proprio che non riuscirò a soddisfare tutte le richieste. Spero di riuscire ad aprire al più presto un laboratorio più grande per realizzare una produzione maggiore di questi lievitati. Ovviamente non voglio smettere di fare il pizzaiolo. Vediamo cosa porta questa vittoria». Da odontotecnico a pasticcere. Dopo il trionfo a Milano rifarebbe questa scelta?  «Certo, ma è proprio la manualità che mi ha sempre contraddistinto anche quando lavoravo per i dentisti. Io sono molto soddisfatto del lavoro che svolgo in laboratorio: mi interessa creare più che apparire. Devo ammettere che mi piace talmente tanto questo lavoro che, se potessi tornare indietro nel tempo, inizierei la mia carriera come pasticcere».