Ossa in riva al fiume vicino a Pisa: sembrano resti umani

Macabra scoperta a Pontasserchio fatta dal responsabile delle guardie zoofile Nogra che stava addestrando uno dei suoi cani

Rilievi degli investigatori

Rilievi degli investigatori

San Giuliano Terme (Pisa), 24 giugno 2022 - Una passeggiata con il cane e la macabra scoperta, un osso piuttosto lungo,forse un omero, affiorato sulle sponde del fiume Serchio. Lo ha trovato la guardia Adriano Panipucci, responsabile del Nucleo cinofilo del N.O.G.R.A. (Nucleo operativo guardia rurale ausiliaria) di Pisa mentre faceva un allenamento con il suo amico a quattro zampe. Un’attività, la sua, che viene svolta anche quotidianamente proprio per educare e addestrare i cani, molti dei quali - proprio grazie a questo particolare addestramento .- vengono anche abilitati per la ricerca dei bocconi avvelenati. Ma stavolta il cagnolino ha fiutato ben altro.

I fatti risalgono a mercoledì intorno alle 9 del mattino. La guardia zoofila stava effettuando un’esercitazione con uno dei suoi cani quando ha notato il cane avvicinarsi ad un oggetto strano. Quindi ha avvisato il coordinatore del Nogra, Michele Mennucci. Sono stati poi avvertiti i carabinieri.

Sono intervenuti i militari della Stazione locale, la nuova caserma di Pontasserchio (frazione di San Giuliano) è stata inaugurata da poco. Con loro i colleghi specializzati nei rilievi. La zona (che resta al momento segreta per ovvi motivi di indagine) è stata quindi recintata. Si cercheranno altri resti nei dintorni, se ci saranno.

Il reperto - informato il pubblico ministero di turno - è stato intanto portato a Medicina legale per essere analizzato e per capire se appartenga a un animale o a un essere umano (uomo o donna?).

Da quanto riferito è in buono stato di conservazione. Solo le estremità sono un po’ rovinate. Potrebbe appartenere davvero a una persona deceduta? Il pensiero di chi è stato coinvolto per primo nella vicenda è andato subito a Roberta Ragusa, la mamma di Gello scomparsa nel gennaio 2012 e mai più ritrovata. Potrebbe esserci un legame con questo ritrovamento? Soltanto un esame approfondito potrà dare qualche risposta. A chi apparteneva l’osso di omero? E quali sono le cause della morte? Perché questi resti sono finiti a Pontasserchio? Potrebbe essere di qualcuno gettatosi nel fiume. Interrogativi che aprono vari scenari. Tutte le piste,al momento, sono aperte.