"Ora è un “affare“ di Fratelli d’Italia"

Auletta attacca e il Comitato di Coltano chiede di "coinvolgere tutti gli enti"

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"La foto dell’incontro che ritrae il sindaco Michele Conti con il ministro Crosetto e il consigliere regionale Diego Petrucci è ‘un affare’ di Fratelli d’Italia ed è bene ricordare d’altronde che il ministro Crosetto è stato ai vertici di aziende che fanno dell’economia di guerra il proprio business". E’ quanto afferma in una nota Ciccio Auletta, consigliere comunale pisano di Una città in comune e Prc, riferendosi all’incontro di ieri alla Difesa tra il sindaco di Pisa, il ministro e il consigliere regionale per discutere della base militare da costruire sul territorio pisano per raggruppare i reparti speciali dei carabinieri.

"Dall’incontro - prosegue Auletta annunciando un’assemblea pubblica il 20 dicembre alle 18 a Palzzo Ricci - emerge con chiarezza che per chi governa a livello locale e nazionale la base militare si deve fare a Pisa per la sua posizione strategica e cedendo intere aree pubbliche del territorio alla militarizzazione. Saranno i militari a chiedere e loro a dare incondizionatamente: purché l’affare si faccia. L’ampia e plurale opposizione contro la base militare a Coltano e altrove che il Movimento No base ha costruito in questi mesi e le migliaia di cittadini che sono scesi in piazza impediranno questo progetto ieri, oggi e domani". Sulla vicenda è intervenuto anche il comitato di difesa di Coltano: "Ogni decisione che concerna il territorio deve essere presa con il coinvolgimento attivo dei rappresentanti di tutti gli enti interessati, a cominciare da Regione e Parco, non può essere sufficiente una riunione prenatalizia di una parte politica. Ribadiamo la nostra ferma opposizione a qualunque intervento nel Parco, e la nostra ferma volontà di salvaguardare gli edifici storici di Coltano, in ossequio alle destinazioni d’uso previste e ai vincoli storico-artistici della Soprintendenza e valuteremo senza pregiudizio ogni proposta, soprattutto se riguarderà il riutilizzo di strutture militari preesistenti, ma confermiamo l’opposizione a qualunque forma di consumo di suolo, in linea con dettami europei e leggi regionali".