Pisa, accoltellato a morte: l'omicida era stato arrestato dieci volte

Il 37enne Mourad Talbi non aveva rispettato il foglio di via. Ora è in carcere

La scena dell'omicidio

La scena dell'omicidio

Pisa, 9 agosto 2022 - E’ stato già arrestato oltre dieci volte e in passato ha ricevuto un foglio di via, che avrebbe dovuto ottemperare entro 5 giorni dalla notifica e che è rimasto disatteso, per questo è stato denunciato. L’arresto per l’irregolarità sul territorio è previsto solo nel caso in cui la persona sia stata già espulsa e sia rientrata in Italia prima di 5 anni.

Omicidio del barbiere Halim Hamza, 32 anni, all’esterno del suo negozio in via Corridoni, conosciuto da tanti nel quartiere ancora scioccato: l’uomo, che si è presentato poco dopo alla caserma dei carabinieri per costituirsi ("Sono stato io"), è arrivato una decina di anni fa nel nostro Paese, qui a Pisa non ha una dimora fissa, ma è conosciuto dalle forze dell’ordine perché accusato più volte di spaccio, resistenza e lesioni. Domenica sera, alla presenza del suo avvocato Massimo Parenti e del pm Egidio Celano, si è tenuto un primo interrogatorio durante il quale il 37enne di origini tunisine (è di al-Qayrawan) Mourad Talbi avrebbe reso dichiarazioni deliranti. Facendo escludere l’ipotesi della rapina.

La vittima è tra l’altro incensurata. Oscure restano dunque ancora le motivazioni. L’uomo avrebbe raccontato, dopo tre notti insonni, di aver preso il coltello, poi ritrovato a pochi passi dal corpo di Halim, padre di due bambini piccolissimi, in un negozio gestito da cinesi vicino a Massa.

Gli viene al momento contestata la premeditazione. Un solo colpo, senza alcuna parola come giustificazione, con una lama di 20 centimetri che avrebbe inferto in silenzio al negoziante nato in Marocco morto poco dopo, nonostante la lunga rianimazione dei soccorritori della Pubblica assistenza di Pisa.

Testimoni, il collega di Halim (chiuso nel silenzio) e le telecamere: ce ne sono molte nella zona vicino alla Stazione. Anche se la dinamica sarebbe chiara, è il movente, al momento, che non lo è. Talbi avrebbe citato presunte violenze in passato che avrebbe subito ma il contesto non è delineato. Avrebbe riferito di avere agito così per accendere i riflettori su una presunta vicenda di abusi di cui sarebbe rimasto vittima da parte di un conoscente del padre ucciso.

Al termine dell’interrogatorio è stato condotto nel carcere Don Bosco in attesa della convalida. In passato, si era già presentato alla polizia con della droga per porre l’attenzione sul suo racconto. L’uomo ha problemi di tossicodipendenza. Sul suo profilo facebook, ha pubblicato, fra l’altro, una foto della Torre di Pisa con scritto "forever", poi una data del trasferimento a Grosseto, nel 2021.

Ora la polizia - segue le indagini la squadra mobile - dovrà approfondire il rapporto tra i due, il barbiere e il 37enne. Si conoscevano. Per chi frequenta la Stazione il parrucchiere Dawdi è popolare, tanto che Halim era noto un po’ a tutti. E allora che cosa è accaduto domenica pomeriggio? Qualcosa che ha a che fare con il passato die due o con i pensieri di Talbi?