Nomine al parco di San Rossore Sono 14 i candidati a presidente

Nella rosa di nomi anche l’ex assessore Bani, l’avvocato Toscano e l’ex dirigente Franchini

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Il risiko della nomina del nuovo presidente del parco di San Rossore, che spetta alla Regione, si muove sotto traccia. Non si vede ma c’è. Il governatore Eugenio Giani dovrà scegliere tra una rosa di 14 candidati il successore di Giovanni Maffei Cardellini e la prassi dell’alternanza tra rappresentanti di Pisa e di Viareggio a questo giro premierebbe la città della Torre. Così in pole position ci sarebbero, secondo i rumors di Palazzo, l’ex assessore socialista Lorenzo Bani, l’ex dirigente dell’Urbanistica e anche lui con un passato da assessore nella prima giunta Fontanelli, Dario Franchini, e l’avvocato amministrativista, Giuseppe Toscano, gradito al centrodestra che ora governa la città, ma anche a settori del Pd (con la giunta Filippeschi in carica è stato presidente del teatro Verdi). Il consigliere regionale di FdI, Diego Petrucci, pur non facendo nomi, chiede una guida per "un parco aperto" che sappia valorizzare "un patrimonio immenso della Toscana, sia dal punto di vista naturalistico ma anche imprenditoriale". "Competenza, coerenza, conoscenza del territorio e delle sue problematiche, lungimiranza e capacità di sparigliare le carte" è invece l’identikit del presidente che vorrebbe il mondo ambientalista emerso da un dibattito promosso da Legambiente, mentre una petizione lanciata dal docente universitario Tommaso Luzzati, inviata a Giani e già sottoscritta da oltre mille cittadini, chiede "che siano resi pubblici i curricula di tutti coloro che hanno presentato la propria candidatura". Infine, l’altolà di Rifondazione Comunista: "Gli amministratori di Viareggio e Pisa premono per una gestione del Parco sempre meno restrittiva e più permissiva, cercando di sdoganare il concetto che debba essere fonte di redditività con ‘Cavalli di Troia’ più o meno camuffati". Invece, secondo il Prc "la redditività reale si persegue tutelando il territorio del parco e preservando la sua integrità, non alterandolo".