Assoviaggi Confesercenti denuncia tramite un sondaggio sulle agenzie di viaggio italiane che il 96,5% ha visto svanire o spostare prenotazioni per colpa del caos-passaporti, in media in fumo circa 13mila euro per agenzia. "L’informativa dell’associazione di categoria riflette un effettivo aumento di richieste di passaporto – spiega Lisa Bonsignori dell’agenzia Erili Viaggi – le procedure sono leggermente più lunghe, ma la questura di Pisa ha aperto più finestre per gli appuntamenti". Quindi su Pisa non si registrano problematiche? "Personalmente, nonostante abbia riscontrato l’aumento dei tempi di attesa, non ho subito alcune criticità. Le procedure per richiedere un passaporto sono relativamente semplici, dal sito della polizia di Stato si prende un appuntamento che di solito viene dato entro due mesi, da lì l’attesa è di pochi giorni. Basta organizzare il viaggio in relazione a questa data. Su Pisa è impossibile che uno non parta perche non gli è arrivato il passaporto. Una mia cliente partita proprio in questi giorni per la Thailandia aveva perso il passaporto il giorno prima dell’imbarco. Grazie alla procedura urgente è riuscita a fare il passaporto". Come mai ora vogliono viaggiare tutti? "La gente è molto influenzabile, lo è sempre stata. Ci siamo lasciati alle spalle il covid. Quando chiedo ai miei clienti come sono messi con le vaccinazioni, c’è chi mi risponde anche: ‘vaccino di cosa?’. È significativo. La pandemia è finalmente acqua passata. Un ruolo importante lo giocano anche i media, tra cui i giornali. Una singola notizia letta può far cambiare idea di viaggiare in un posto piuttosto che un altro. Ad esempio, la guerra in Ucraina preoccupa anche chi vuole prenotare un viaggio negli Stati Uniti, la paura non segue una logica geografica. Ovviamente, rimangono un tabù Russia e Cina". Le mete preferite? "Per la primavera, tanti vogliono andare in Oriente e poi come sempre Stati Uniti. Il problema però è un altro". Quale? "A Pisa si vola sempre meno, ed è una tristezza infinita. Non rimetteranno i voli per Doha, Dubai, Istanbul e Roma. L’ultimo era fondamentale. Il nostro è diventato un aeroporto di seconda mano. Siamo tagliati fuori". E.M.D.P.