"Insultato e minacciato da clienti negazionisti"

L’incredibile episodio accaduto al titolare della trattoria ‘Il Mercante’: "Avevi chiesto solo di misurare la febbre e igienizzare le mani"

Matteo Gavini, chef de "Il Mercante" (foto Cappello/Valtriani)

Matteo Gavini, chef de "Il Mercante" (foto Cappello/Valtriani)

Pisa, 31 luglio 2021 - Nell’estate del Covid succede anche che un ristoratore munito di termo scanner e gel igienizzante venga accusato di ’fare violenza’ al cliente in procinto di sedersi al tavolo. Lo sa bene Matteo Gavini, chef de "Il Mercante", locale di via Rigattieri. "Giovedì a pranzo si è presentata una famiglia proveniente dalla Lombardia. Madre, padre e figlia con età intorno ai 25 anni. Li ho accolti come sempre e mi sono avvicinato con detergente e termometro come prevedono le norme anti-Covid. La reazione? Un’esplosione inaspettata di rabbia. Mi hanno aggredito gradando ’allontani da me quella roba’,’se mi tocca con il disinfettante le metto le mani addosso’, dicendo che in altri locali – nello specifico in Lombardia e Montecatini – non viene seguita questa procedura. O almeno non da tutti. Sono arrivati a dire che avrebbero chiamato i carabinieri e che stavo facendo violenza su di loro. Alla fine sono andati ovviamente via".

Ma il problema rimane. "I ristoratori che applicano regole – commenta Matteo Gavini – ormai sono presi a bersaglio, vengono insultati. Quando va bene come rompi scatole, sennò anche peggio. Senza capire che noi lo facciamo per salvaguardare non solo la nostra salute ma la salute di tutti. Figuriamoci quando dovremo chiedere il Green Pass. sarà il caos più totale. Pochi giorni fa un ristorante di Livorno che si è dichiarato favorevole è stato sommerso di recensioni negative, chi lo cercherà on line nei prossimi mesi e anni deciderà di non metterci piede. E’ giusto tutto questo?".

Anche "Il Mercante" si è trovato recentemente in mezzo ai leoni da tastiera: "A giugno in una recensione abbiamo ricevuto 5 stelle per la cucina ma i clienti in questione hanno anche scritto che ’sembrava di entrare all’Asl’. Solo perchè, appunto, applichiamo ogni volta il protocollo. Noi abbiamo accettato ogni disposizione che ci è stata chiesta, come quella di ridurre i posti a sede da 24 a 32 e poi dobbiamo anche essere presi di mira e offesi. E’ una situazione veramente assurda. E come se qualcuno si mettesse ad offendere e protestare con il vigile per una multa in chiaro divieto di sosta".

Un’estate che è difficile in tanti sensi. Il locale a inizio luglio, poco dopo la ripartenza, ha subito un furto (documentato dalle telecamere interne). "Sempre nella giornata giovedì hanno invece tentato di rifilarci 100 euro falese". E poi c’è via battichiedo, adiacente al locale, trasformata in una discarica con tanto di pc e una stufa abbandonati in strada. Con il centro storico che continua a lanciare il suo sos tra furti, spaccate e problemi di sicurezza sempre più evidenti.