Pisa, 9 aprile 2020 - Non è stato il Covid ma un improvviso e fulminante attacco cardiaco a portare via Gennaro D’Archi, 41 anni compiuti lo scorso dicembre. Residente a Porta a Mare, ieri mattina poco dopo le 6 era pronto per uscire di casa per andare a lavorare quando è stato colto dal malore. Dipendente della ditta Lupi Estintori (dopo un periodo trascorso alla Vitarelli) si è accasciato a terra nella sua abitazione di via 2 Settembre. Giunta sul posto la Pubblica Assistenza, per lui non c’è stato comunque niente da fare. Padre di un bambino piccolo, sposato con Francesca, era molto conosciuto in città. Celatino del Gioco del Ponte, arbitro di calcio a partire dal 1995, era attivo anche nella società Licio Giacomelli di canottaggio.
Sportivo, amava la bici e la corsa. Una notizia che ha lasciato tutti senza parole. Cordoglio, incredulità e commozione: questi i sentimenti che hanno prevalso tra chi lo conosceva e gli voleva bene, tra questi gli amici arbitri della sezione Aia di Pisa. "Con il cuore gonfio di dolore e con animo mesto il presidente di sezione, i componenti del consiglio e gli arbitri pisani tutti esprimono il loro più sincero cordoglio per l’improvvisa, prematura scomparsa di questo caro amico e collega. Gennaro ha lasciato un segno indelebile nella nostra sezione e nella nostra memoria sarà sempre sorridente e pieno di vita. Un pensiero particolarmente affettuoso alla moglie Francesca e al piccolo Cristian".
In tanti hanno voluto lasciare un messaggio sul suo profilo facebook o hanno deciso di ricordarlo sulle proprie pagine, come ha fatto il circolo Licio Giacomelli: "Oggi ci è arrivata una di quelle notizie che non avremmo voluto mai ricevere. Il nostro caro amico, atleta e sostenitore Gennaro D’Archi ci ha lasciati. Caro Gennaro, sei stato una delle colonne portanti di questa società. Tutti noi, dai grandi ai piccoli, non ti dimenticheremo mai...". E cordoglio anche da parte di entrambe le Parti del Gioco, Tramontana della quale faceva parte, e anche Mezzogiorno.