Lorenzo, investito e ucciso a 16 anni: tragedia in strada. Gli amici lo aspettavano

Pisa, si cerca di ricostruire la dinamica. Il ragazzo aveva con sé lo skateboard. Automobilista indagato per omicidio stradale

Il luogo dell'incidente e il ragazzo

Il luogo dell'incidente e il ragazzo

Pisa, 8 giugno 2021 - Una strada grande, trafficata, soprattutto nel tardo pomeriggio, mortale troppo spesso. "Mi è sbucato all’improvviso", ripete disperato l’automobilista 52enne. Lorenzo Mori, 16 anni, è sempre a terra con lo skate tradizionale vicino a lui. Lo stava usando o lo teneva solo in mano? Le testimonianze sono discordanti.

Lo studente è arrivato al pronto soccorso con un filo di vita. I medici hanno tentato per 55 minuti di rianimarlo. Ma non ci sono riusciti, l’impatto è stato fortissimo. Alle 18.20 di domenica, a Pisanova, quartiere alle porte di Pisa, ci sono tante auto. In via Matteucci ce ne sono alcune in fila al semaforo rosso in direzione centro città. I pisani stanno rientrando a casa.

Il conducente di un veicolo si stacca - è questa una prima ricostruzione della polizia municipale – supera gli altri. Dietro una macchina c’è Lorenzo che attraversa. "Non ho avuto il tempo di frenare", sussurra il 52enne. La botta è violenta. Terribile.

La Pubblica Assistenza di Pisa prova a stabilizzare il ragazzo e parte la corsa a Cisanello dove "il bimbo" morirà dopo poco lasciando il fratello maggiore - frequentano entrambi il liceo scientifico Buonarroti - senza l’altra parte di sé. Lorenzo si sarebbe dovuto ritrovare, poco lontano dal luogo dell’incidente, con i suoi amici che hanno sentito un tonfo sordo e hanno subito capito.

Con loro sarebbe dovuto andare a una festa, a pochi giorni dalla fine della scuola. Uno dei primi giorni di libertà dopo le tante restrizioni del Covid. Ma, anziché partecipare al compleanno, si sono ritrovati in ospedale a pregare perché il loro compagno riaprisse gli occhi.

Nella loro casa in via XXIV Maggio, in un quartiere residenziale, dove la famiglia è molto conosciuta, il babbo Gualtiero, responsabile tecnico dell’impianto di depurazione Cuoio-Depur, la mamma Simona, insegnante di sostegno, e il fratello, che ha la maturità a breve, si sostengono nel silenzio.

"Questo è il momento del dolore", ci dicono. "Una famiglia unita, d’oro. I figli bravissimi", dice chi li conosce bene.

Le indagini. L’uomo alla guida della Nissan Micra, che è stata sequestrata, è risultato negativo ai primi test. La sua patente è stata ritirata. Scontata per lui - "Non ho avuto il tempo. Non ho avuto il tempo", continua a dire - l’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio stradale. I vigili urbani stanno ora visionando le immagini delle telecamere che si trovano nella via così frequentata e stanno ascoltando i testimoni, tra cui anche gli amici del ragazzo. "Un attimo prima era in piedi, quello dopo sull’asfalto".