Mogol incanta Eliopoli e l’estate decolla

Partenza col botto per il cartellone nell’arena di Calambrone. Premio alla carriera per questo monumento vivente della musica italiana.

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CALAMBRONE

Lui è un monumento della musica italiana eppure è lì che canticchia sul palco con il suo pullover azzurrino sorridente. Lo guardi, lo ascolti e pensi: "Sì è vero, come ha detto nell’intervista esclusiva a La Nazione e uscita venerdì, che non ci sono più le canzoni che cantavano tutti, ma proprio tutti". Mogol venerdì sera ha incantato Eliopoli e i circa 500 spettatori, tra quelli seduti in platea previa prenotazione e quelli che lo hanno ascoltato da fuori rispettando le norme sul distanziamento interpersonale, e allora possiamo dire che sì l’estate al tempo del Covid ora è cominciata davvero. "Io scrivo quello che vivo – racconta Mogol sollecitato da Marco Borzatta – non faccio fiction". Lo dice analizzando il testo de "Il mio canto libero": "Mi ero appena separato da mia moglie – spiega l’autore – e un fatto del genere 45 anni fa significava essere ripudiati dalla società". Poi arrivano gli anni Sessanta e piazza Antonio Madonna sembra la Bussola. E’ ancora Mogol a far cantare l’Italia del boom economico e vent’anni dopo insieme a Cocciante. La serata si chiude con il premio alla carriera a questa icona della musica italiana (Mogol ha venduto in carriera 523 milioni di dischi nel mondo) per la quale ancora oggi, con più di 80 primavere sulle spalle, si batte da presidente della Siae. Il premio è consegnato dagli assessori al Turismo e alla Cultura, Paolo Pesciatini e Pierpaolo Magnani: "Giulio – dice Pesciatini – è un poeta e ogni volta che lo ascoltiamo ci spalanca lo sguardo all’infinito. Un uomo senza sensibilità sociale è come un mondo senza il sole. E’ stato un onore averlo qui". Mogol ha scelto proprio Pisa per la sua prima tappa del suo spettacolo dopo il lockdown. Stasera Eliopoli Summer torna con lo spettacolo di magia per i bambini con il mago Chico la giocoleria di Federico Pieri (accesso alla platea solo se prenotati). Le foto della serata di venerdì, a cura dello staff del rassegna, sono di Mauro Boni.

Gab.Mas.