Minacce social a medici e infermieri: l’Asl denuncia

Stop a ingiurie, offese e violenze a infermieri, medici e personale sanitario. L’Asl Nord Ovest ha già assunto diverse iniziative, anche in sede penale, contro le aggressioni sia fisiche sia verbali nei confronti del personale sanitario che opera nelle proprie strutture. Gli episodi si sono verificati nel corso degli ultimi mesi: minacce di morte e offese al personale impegnato nel fronteggiare la pandemia. L’Asl ha segnalato tutto al comando Nas dei carabinieri, chiedendo che venga applicato l’articolo 9 della nuova legge in materia. Gli episodi sono avvenuti soprattutto su Facebook e WhatsApp.

La legge 113 del 2020, infatti, stabilisce che chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso funzionali allo svolgimento di dette professioni presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 500 a 5mila euro.

"L’azienda - spiegano dall’Asl – continuerà a segnalare al comando Nas dei carabinieri comportamenti o comunicazioni via social aggressivi ed offensivi. I trasgressori rischiano la comminazione immediata di sanzioni che possono arrivare a diverse migliaia di euro. L’azienda continuerà a denunciare comportamenti violenti che costituiscano ipotesi di reato verso il proprio personale sanitario, per tutelarne l’impegno instancabile prestato al servizio dei cittadini, il cui valore è ancor più encomiabile in questo periodo di pandemia".