Pisa, aggredito un medico fiscale dell'Inps

Mattioli (Smi): "Episodi come questo accadono ogni giorno"

Pronto soccorso (foto di repertorio)

Pronto soccorso (foto di repertorio)

Pisa, 9 agosto 2018 - Un medico dell'Inps di Pisa è stato aggredito durante la visita fiscale che stava svolgendo. «Aveva suonato il campanello più volte e dall'altra parte, in casa, quel gesto è stato interpretato come un'invasione molesta in un sabato mattina di agosto. È successo che un medico fiscale dell'Inps abbia iniziato la giornata facendo il suo mestiere per poi finirla al pronto soccorso dopo essere stato aggredito» denuncia Piera Mattioli, responsabile nazionale dello SMI (Sindacato medici italiani) del settore medici fiscali Inps.

«Episodi come questo descritto, avvengono quotidianamente e vanno dalle lesioni fisiche alle aggressioni verbali con danni che non prevedono alcuna indennità e per i quali i medici fiscali assentandosi dal lavoro per lunghi periodi non percepiscono alcun reddito» continua Mattioli.

«Il collega di Pisa (come tutti gli altri colleghi) non potrà usufruire di nessuna tutela che dovrebbe essere riconosciuta ad ogni lavoratore. Sarà dimesso dal pronto soccorso con una prognosi che prevede giorni di malattia per il recupero dello stato di salute dopo l'aggressione. Al medico di Pisa non sarà riconosciuta nessuna indennità di malattia anche s'è stato aggredito durante lo svolgimento dell'attività lavorativa trattandosi, quindi, di infortunio sul lavoro. Non gli sarà riconosciuto alcun indennizzo perché l'Inps non ha mai provveduto, in 30 anni, ad assicurare i medici fiscali contro i danni da responsabilità professionale verso terzi e contro gli infortuni subiti a causa od in occasione dello svolgimento dell'attività professionale». Il sindacato chiede la stipula della convenzione e il raggiungimento in tempi rapidi dell' accordo collettivo nazionale che stabilizzi e tuteli i medici fiscali.