Bimbi maltrattati al nido: da lunedì 3 nuove maestre e un servizio di supporto psicologico

Dopo l'arresto dell'insegnante ora la procura sta valutando anche la posizione delle altre due maestre già sospese dal Comune

Sonia Ori, l'insegnante di un asilo nido comunale di Pisa arrestata

Sonia Ori, l'insegnante di un asilo nido comunale di Pisa arrestata

Pisa 5 febbraio 2016 -  Dopo l'arresto della maestra accusata di maltrattamenti ai bambini (le riprese delle telecamere parlano da sole) "ricomincia da lunedì il regolare servizio al 'Nido del Cep', con tre nuove insegnanti" e con la previsione di un "servizio di supporto psicologico garantito a tutti i genitori, insegnanti e bambini".

Lo riferisce in una nota il Comune di Pisa, riferendosi all'asilo nel quale insegnava la maestra arrestata dai carabinieri per maltrattamenti sui bambini e sospesa insieme a due colleghe. "L'intero gruppo della sezione grandi - continua la nota - è stato sostituito con l'avvio dei provvedimenti disciplinari e quindi con la sospensione dal servizio per le tre insegnanti che ne facevano parte".

Durante l'assemblea di ieri, i genitori "pur comprensibilmente scossi e increduli - viene spiegato - hanno condiviso le misure prese finora dall'amministrazione, dimostrando la volontà di far reagire l'intera comunità colpita dai fatti». Infine, il Comune fa sapere che domani mattina "si terrà una assemblea di tutte le insegnanti degli asili nido e delle scuole d'infanzia cittadini per condividere l'accaduto e definire il percorso da fare tutti insieme in una città che conosce la cultura dell'educazione. A seguire si terranno incontri mirati con i comitati di gestione degli asili nido (di cui fanno parte insegnanti e genitori)". 

Intanto la procura di Pisa lavorerà per avere entro mercoledì, giorno in cui è stato fissato l'interrogatorio di garanzia della maestra arrestata per i maltrattamenti dei bambini all'asilo 'Nido del Cep' di Pisa, "un quadro probatorio pressoché delineato, comprendendo anche la posizione delle altre due educatrici della stessa sezione che è tuttora al vaglio degli inquirenti".

Lo ha sottolineato stamani il procuratore Alessandro Crini. Non è escluso infatti che le due maestre, già sospese dal Comune che ha avviato nei loro confronti un procedimento disciplinare identico a quello della collega arrestata, possano essere iscritte nel registro degli indagati con la stessa accusa di maltrattamenti anche se la loro condizione risulta allo stato diversa dalla donna finita ai domiciliari perché, ha precisato Crini,  "noi abbiamo chiesto e ottenuto una sola misura cautelare per il reato di maltrattamenti" nelle scuole.

Sul caso della maestra arrestata sottosegretario all'Istruzione, Gabriele Toccafondi, ha commentato:  "Spero che l'insegnante, che è una dipendente di un asilo comunale, sia licenziata, perché bisogna essere molto chiari: non è degna e non è adeguata".  

"È aberrante quello che abbiamo sentito e soprattutto visto", ha affermato Toccafondi a margine di un'iniziativa dell'Università di Firenze, il quale invita a distinguere questo caso dalla normalità, perché "la categoria degli insegnanti, di chi lavora con tanta passione, è la stragrande maggioranza delle persone", ma "dobbiamo avere pugno di ferro, non c'è posto per queste persone nella scuola italiana".

In merito a un possibile  giro di vite restrittivo sui requisiti per l'accesso all'insegnamento in età prescolare, il sottosegretario ha detto che "siamo disponibili per quanto di nostra competenza, perché la competenza è comunale fino alle scuole medie, a lavorare con gli enti locali per dare una mano in questo senso".