Lunghe file al distretto per i prelievi Sollecitato l’intervento dell’Asl

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Sono state numerose le segnalazioni dei cittadini in merito ai disagi verificatisi nel servizio dei prelievi ematici al distretto sanitario dell’Asl. Per questo l’assessore al sociale Valentina Ricotta ha sollecitato la Asl richiedendo interventi mirati e tempestivi per risolvere queste situazioni. "Da alcune settimane sono stati riscontrati dai cittadini disagi e lunghe attese al distretto sanitario di Calci – spiega Valentina Ricotta –. Per questo abbiamo immediatamente interessato l’Asl sollecitando un intervento urgente delle autorità competenti volto a correggere e, possibilmente potenziare, il servizio. Oltre ad aver richiesto una maggior implementazione dell’orario di erogazione del servizio, abbiamo suggerito di ripristinare la metodologia della prenotazione su appuntamento, modalità che contribuirebbe a contenere le attese ed evitare lunghe file e assembramenti in un periodo in cui è obbligatorio mantenere il distanziamento fisico tra le persone".

Il caso era stato sollevato anche dal gruppo di minoranza Uniti per Calci. "Al distretto sanitario per poter effettuare le analisi occorre mettersi in fila due ore prima dell’alba – spiega la consigliera Maila Mangini –. Questo accade perché non è possibile prenotare, ma è invece necessario recarvisi personalmente e solo il mercoledì mattina. Il servizio è svolto dalle 7.30, per un massimo di 42 prestazioni, per cui i cittadini, per essere sicuri di rientrare in quel numero, sono costretti a recarsi al distretto intorno alle 5.30-6 per mettersi in fila. Tanti cittadini ci hanno contattato facendo presente questa situazione di grave disagio che si trovano ad affrontare ogni settimana, per cui, dopo aver verificato personalmente, ho deciso di inviare una mail al responsabile dei distretti della zona pisana dell’Asl, per chiedere di attivarsi in modo da risolvere al più presto il problema". Mangini ha fatto presente all’Asl che tale modalità non è praticabile, soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte degli utenti sono anziani che devono attendere per ore, all’aperto e in situazione di disagio, il loro turno. "La situazione si aggraverà con l’approssimarsi della stagione invernale e delle giornate di pioggia – conclude Mangini –, essendo il gazebo all’esterno non sufficiente a garantire un adeguato riparo nel rispetto delle normative anti-Covid. Pur comprendendo le difficoltà legate all’attuale situazione emergenziale, ho chiesto all’Asl di adottare una pronta soluzione al problema dei nostri concittadini, individuando modalità diverse per erogare il servizio dei prelievi ematici. In altri distretti è prevista la prenotazione; potrebbe essere la soluzione anche qui".