"Lui si sposa, noi non abbiamo dove piangerla"

Antonio Logli e Sara Calzolaio annunciano le nozze sul settimanale Giallo: la reazione dei familiari. Team lavora alla revisione del processo

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"Fa male, fa malissimo, Roberta non si meritava tutto questo". Poche parole, quelle di Marika Napolitano, una delle cugine di Roberta Ragusa, la mamma scomparsa da Gello nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio 2012, all’annuncio delle nozze tra Antonio Logli e Sara Calzolaio, come scriviamo anche nelle pagine nazionali. Poche parole in quella che ha definito una giornata difficile, perché "Roberta, noi, non ce la siamo mai dimenticata, ci pensiamo tutti i giorni e quello che è successo non è passato, e non passerà mai". "Noi non abbiamo un posto dove portare un fiore, e non sappiamo che fine le ha fatto fare...", conclude la cugina. Perché Logli, 57 anni, è in carcere dopo la condanna definitiva a vent’anni di reclusione per l’omicidio e la distruzione del cadavere della moglie. Un delitto il cui movente è stato individuato dalla giustizia, nel logoramento del rapporto coniugale e nell’intento dell’imputato di sbarazzarsi della moglie per proseguire liberamente la relazione con la Calzolaio senza dover affrontare gli aspetti patrimoniali di separazione e divorzio, che avrebbero comportato delle perdite economiche.

Il progetto delle nozze di Antonio e Sara – amanti segreti da otto anni, ma entrata a casa Logli praticamente all’indomani della scomparsa di Roberta – è un’esclusiva del settimanale "Giallo", diretto da Andrea Biavardi. Nel numero in edicola c’è una lunga intervista alla Calzolaio – l’ex amante, oggi compagna, ribadisce la convinzione dell’innocenza di Antonio e sottolinea di voler bene a Roberta – in cui si ripercorre la storia d’amore fino alla promessa di andare verso i fiori d’arancio. Logli ha chiesto la mano a Sara prima del lockdown, ed ha rinnovato la richiesta due settimane fa durante un colloquio via Skipe. I due promessi sposi, si apprende, hanno abbracciato da tempo anche la dottrina evangelica e Logli, in carcere, prosegue il cammino con un pastore che periodicamente va trovarlo: un percorso verso il battesimo, necessario, per l’unione religiosa (presumibilmente quando lui sarà a piede libero) dopo quella civile che, invece, potrebbe essere imminente.

Un altro colpo di scena, dunque, sui misteri di Gello e sul giallo della mamma scomparsa, che - com’era prevedibile – non è stato preso bene daifamiliari di Roberta Ragusa. Nicodemo Gentile, presidente dell’Associazione Penelope, dice: "sul fatto che Logli abbia deciso di sposarsi, nulla da dire, è un aspetto che riguarda lui e la sua coscienza – spiega il legale –. Non posso, però, non cogliere una contraddizione: da un lato vogliono sapere che fine ha fatto Roberta Ragusa, dall’altro, per potersi sposare, danno per acquisito che Roberta non c’è più. Tuttavia Logli è libero di fare quello che vuole". Il team difensivo di Logli, composto dalla criminologa Anna Vagli, dal nuovo Legale, avvocato Simone Ciro Giordano di Milano, e completato nei giorni scorsi dall’investigatore lucchese Davide Cannella, intanto sta studiando le carte. L’obiettivo resta la revisione del processo.

"Entro i primi quindici giorni d’ottobre torneremo a parlare con Logli – spiega Vagli –. Abbiamo rilevato spunti interessanti. Ritengo ci siano margini per arrivare alla richiesta". L’avvocato Giordano precisa: "sto studiando le carte, valuteremo tutte le strade possibili, vediamo se gli elementi interessanti diventeranno rilevanti; il materiale probatorio da vagliare è enorme". Sulla possibile revisione del processo l’avvocato Gentile è netto: "Siamo a nove mesi di annunci – dice – Dove sono queste novità? Annunciare non basta, serve a fare solo rumore".

Carlo Baroni