Caso Roberta Ragusa, fiori d’arancio in carcere per Logli, Alessia: "Sono con babbo"

La figlia minore di Logli si racconta a tutto campo con Barbara D’Urso "Se papà è felice allora lo sono anch’io, lui mi è stato accanto fino all’ultimo"

Alessia Logli in tv ospite di Barbara D’Urso

Alessia Logli in tv ospite di Barbara D’Urso

Pisa, 29 settembre 2020 - «Sono felice, perché se mio babbo è felice io lo sono per lui". Alessia Logli ha detto "sì" ai fiori d’arancio tra Antonio Logli e Sara Calzolaio. E l’ha fatto nel salotto di Barbara d’Urso "Live#Non è la D’Urso", raccontandosi a trecentosessanta gradi: il dramma della scomparsa della madre, il dolore di sapere il padre in carcere (condannato a vent’anni per omicidio e distruzione di cadavere), l’iniziale difficile rapporto con Sara Calzolaio, l’accettazione di una relazione del genitore con quella che era la sua baby sitter, ma soprattutto l’amante segreta del padre. Una relazione che, appunto, per la giustizia fu la scintilla del delitto. Quella che spinse Logli a far scomparire la moglie nella stessa notte drammatica in cui la Costa Concordia s’incaglio al Giglio. Alessia, ormai, ai riflettori c’è abituata, sia per coltivare il sogno di diventare modella e attrice, sia per difendere il padre. Ha affrontato gli studi di Quarto Grado per dire che Antonio è innocente, ed è salita sulla passerelle di un concorso di bellezza che ha acceso ancora di più l’attenzione su di lei. Ora, nei giorni del polverone alzato dall’annuncio delle nozze tra i due ex amanti, è andata da Barbara D’Urso, dimostrando comunque di avere coraggio e grinta. E come vive da quella terribile notte fredda in cui la mamma, Roberta Ragusa, divenne un fantasma che ancora agita il mistero di Gello? Alessia aveva 11 anni: "Mi sono messa addosso una corazza – ha spiegato –. Inizialmente mi sono appoggiata a mio papà, mi ha aiutato a crescere e maturare, come i miei nonni e i mie amici. Credo fortemente nella sua innocenza, credo sia un errore. Ho fatto mille pensieri, è impossibile sapere dove sia mia madre". Alessia non si è sottratta neppure al dover raccontare come ha vissuto l’amore tra il padre e la Calzolaio: "l’ha fatta avvicinare piano, perché quando ho scoperto la cosa ho reagito male – ha aggiunto –. Sono stata delusa, è stato scorretto. Inizialmente non è stato facile, poi si passa oltre. L’ho iniziata a conoscere sotto un altro punto di vista, mi è stata accanto, è stata la mia figura femminile di riferimento". Perché ad una bambina che sta diventando grande, secondo Alessia, una figura femminile ci vuole sempre. E mamma Roberta, quella con cui viveva praticamente in simbiosi, non c’era più. Ma dov’è Roberta Ragusa? Alessia c’ha pensato sempre, non ha mai smesso di farlo: "spero sia vive e stia bene – ha detto alla D’Urso che, in alcuni momenti ha ceduto alla commozione – . Perchè finchè non avrò la prova che è morta, crederò sempre che lei è viva e che un giorno possa tornare da me". Mille pensieri e tanto dolore. Riassunti in quel nome - Roberta – che la 19enne si è incisa sulla pelle. Fermando sulla carne viva della sua esistenza quella mamma scomparsa nel nulla. Carlo Baroni