Caso Ragusa, «I testimoni inchiodano Logli»: ecco la sentenza d’appello

L’avvocato Nicodemo Gentile (Penelope) annuncia le motivazioni: «Nessuna ipotesi alternativa all’omicidio di Roberta

Roberta Ragusa, la mamma di Gello scomparsa a gennaio 2018

Roberta Ragusa, la mamma di Gello scomparsa a gennaio 2018

Gello di San Giuliano (Pisa) 1° agosto 2018 - «Gozi e la moglie ritenuti attendibili». Ad annunciarlo il 31 luglio 2018 sulla sua bacheca facebook è l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione Penelope che spiega: «Depositate le motivazioni della sentenza di appello», lo scorso 14 maggio 2018 la Corte di Firenze aveva ribadito per l’impiegato del Comune termale il verdetto del primo grado: 20 anni al marito Antonio Logli per l’uccisione della moglie Ragusa (scomparsa in una fredda notte del gennaio 2012) e la distruzione del suo cadavere.

«La Corte di Firenze – spiega il penalista – nel confermare la responsabilità di Logli, in ben 81 pagine, valorizza tra i diversi elementi a carico dell’uomo, l’inesistenza di serie e logiche ipotesi alternative all’omicidio di Roberta, l’esperimento realizzato in via Gigli e l’intervista rilasciata dal Logli, ritenuta di eccezionale portata indiziaria».

Come detto, «Gozi e la moglie ritenuti comunque assolutamente attendibili.

Non è invece credibile la Piampiani, ma ciò non indebolisce l’ipotesi accusatoria».

Poi prosegue valorizzando il ruolo dell’associazione che presiede nella vicenda giudiziaria: «Ancora una volta Penelope ha dato il suo tangibile contributo per l’accertamento dei fatti. Fiduciosi aspettiamo l’ultimo round in Cassazione... Roberta nel cuore!!!». Seguono centinaia di like e decine di commenti.