Omicidio Ragusa, revisione "inammissibile". Nessun nuovo processo, Logli resta in carcere

I giudici hanno sciolto la riserva. La difesa: ricorso in Cassazione per ridiscutere istanza

Antonio Logli (foto Valtriani)

Antonio Logli (foto Valtriani)

Pisa, 20 dicembre 2022 - "Inammissibile". I giudici hanno sciolto la riserva sulla richiesta di revisione del processo per Antonio Logli, condannato definitivamente a 20 anni per omicidio della moglie e distruzione del cadavere. L’udienza si era tenuta il 5 dicembre 2022 a Genova. Presenti anche le parti civili in rappresentanza della famiglia di Roberta scomparsa 10 anni fa, per la Giustizia italiana uccisa dal marito che poi avrebbe distrutto anche il suo corpo. La difesa aveva "presentato e discusso un’ampia memoria fondata soprattutto su due detenuti ai quali Loris Gozi (ritenuto il super testimone di questo caso, ndr), confidò di avere mentito quando disse di avere visto Logli in auto vicino la sua abitazione", aveva commentato l’avvocato Andrea Vernazza, legale del marito di Roberta. 

La procuratrice generale aveva invocato l’inammissibilità visto che per l'accusa non ci sono i presupposti per riaprire il caso. Stessa conclusione delle parti civili. Il team difensivo (la genetista forense Teresa Accetta e la criminologa Anna Vagli, oltre l'avvocato Vernazza) dell'ex dipendente comunale di San Giuliano ha già presentato un’eccezione producendo una sentenza delle sezioni unite della Cassazione nel 2002 per questioni procedurali. "Faremo ricorso alla Corte suprema per ottenre l'assegnazione a una nuova sezione della Corte di appello di Genova e avere una nuova possibilità di ridiscutere  l'istanza di revisione". La difesa contesta la presenza delle parti civili durante la precedente udienza.