Liceo Buonarroti, emergenza-aule Pronti i cantieri ma sale la rabbia

E’ polemica per il no al progetto di ricostruzione. Intanto la macchina dei lavori si mette finalmente in moto

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Da una parte la rabbia per l’esclusione del maxi-progetto del ’nuovo’ Buonarroti dai fondi Pnrr, dall’altra una ’macchina operativa’ che si è messa decisamente in moto. Obiettivo: recuperare aule per non ritrovarsi a settembre con proteste, occupazioni e disagi. Il punto è stato fatto nella riunione di martedì scorso tra la dirigenza del liceo e gli uffici tecnici, presente anche anche il presidente della Provincia Angori che ha confermato la volontà di presentare ricorso contro l’esclusione, di cui non sono note le motivazioni nè l’effettiva graduatoria relativa ai progetti. Intanto, però, finalmente è pronto ad aprirsi il cantiere per le nuove aule. Unica soluzione concreta – ad oggi – per risolvere l’emergenza spazi. Il cronoprogramma è stato stabilito. "Entro fine mese inizieranno i primi lavori – spiega il preside Alessandro Salerni – nell’area satellite, dove saranno liberati gli ultimi uffici provinciali rimasti al Concetto Marchesi. Dopo il 10 giugno partirà, invece, il cantiere nella biblioteca d’istituto. A settembre avremo quindi a disposizione 5 aule in più rispetto allo stato attuale, 9 se si considera la situazione dall’inizio dell’anno. Da ottobre speriamo, però, di poter contare sul ulteriori spazi". Dopo l’estate – presumibilmente a settembre – scatteranno, infatti, anche i lavori per l’aerazione forzata (circa 400mila euro) delle aule collocate al terzo piano del Santoni, su cui insistono anche classi dello stesso Buonarroti che produrranno altre 3 aule. Ultima tappa, quella che riguarda il cantiere più impegnativo e atteso da tempo: la trasformazione della ex biblioteca provinciale. "Il cronoprogramma prevede l’avvio a giugno 2023, nei prossimi mesi potranno essere bandite le gare".

Intanto, l’assemblea dei docenti del Buonarroti esprime tutto il proprio sconcerto per il no alla ricostruzione del Complesso Marchesi: "Nonostante le condizioni in cui versa il complesso che ospita sia il liceo Buonarroti che l’istituto superiore Santoni non si è ritenuto necessario investire nell’edilizia scolastica e nelle strutture sportive per due scuole che ospitano complessivamente quasi duemila studenti. Al contrario, una parte consistente di fondi Pnrr è stata riservata alla costruzione della base di addestramento di Coltano: si destinano dunque 190 milioni per la costruzione di una nuova infrastruttura militare, ma non si trovano 40 milioni per un edificio di interesse pubblico fondamentale come una scuola superiore. Auspichiamo che le autorità provinciali, regionali e nazionali intervengano per ripristinare le giuste priorità nella spesa pubblica".

Francesca Bianchi