Torna in edicola "Il turno di guardia": venerdì 13 in regalo con La Nazione

Il libro di Andrea Ambrosino ha catturato l’interesse delle istituzoni compresi Quirinale e Palazzo Chigi

Andrea Ambrosino scrittore

Andrea Ambrosino scrittore

Pisa, 11 agosto 2011 -  «Il Turno di Guardia», il libro scritto da Andrea Ambrosino per Pacini editore, continua la sua corsa. Dopo una prima uscita in abbinamento con La Nazione, tornerà nuovamente in regalo per i lettori. Appuntamento in edicola venerdì 13 per scoprire ancora le storie delle guardie giurate e del mondo che ruota attorno al Corpo Guardie di Città, nato esattamente 20 anni fa. Un libro che ha fatto anche il suo ingresso nelle top ten di categoria sugli store on line. Un’emozione per l’autore che non è comunque nuovo alle zone alte della classifica.

«Sono molto contento – dice Ambrosino – non era un libro facile: parla di un mondo spesso screditato. Una notizia come questa è un bel segnale per tutti quelli che giorno e notte macinano km per farci dormire sonni tranquilli».

C’è anche il tempo di ringraziare chi lo ha aiutato: «Oltre alla casa editrice e a Mariano Bizzarri Ollandini, amministratore unico del Corpo Guardie di Città, ringrazio ancora una volta Chiara, Virginia e Ludovica. I miei tre angeli, che in pieno lockdown mi hanno aiutato a smontare e rimontare il libro». «É un bellissimo risultato – commenta Mariano Bizzarri Orlandini, titolare del Corpo Guardie di Città e autore della prefazione – abbiamo visto fin da subito il forte interessamento da parte delle autorità e delle istituzioni».

Un interessamento che ha sorpreso lo stesso autore: prima la partecipazione all’incontro di presentazione del sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni, del direttore Affari Generali della Polizia di Stato Raffaele Camposano, del parlamentare europeo Susanna Ceccardi e del deputato Umberto Buratti, poi l’arrivo di una lettera di ringraziamento dal Premier Mario Draghi e dal Quirinale. «Avevo inviato una copia del libro al Presidente Mattarella, – racconta Ambrosino - per ringraziarlo della vicinanza al settore della vigilanza, quando in pandemia aveva insignito di una medaglia al valore civile una guardia giurata per il lavoro all’ospedale di Taranto. E di certo non mi sarei mai aspettato di trovare nella cassetta una missiva del Direttore dell’Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica, Simone Guerrini, che mi ringraziava a nome del Capo dello Stato».