Lavoro, più assunzioni nell’industria Stabile la richiesta nel turismo

Boom di richieste a gennaio per i diplomati; resta alta la difficoltà a reperire figure altamente specializzate

PISA

Sono 3.840 le persone che, a gennaio, le imprese pisane con dipendenti prevedono di assumere: un valore in forte aumento sia rispetto alle 2.000 unità richieste a dicembre, sia nel raffornto con gennaio 2022, in questo caso ben 680 unità inpiù (+22%). "Un dato mensile molto soddisfacente e che mostra una dinamica pisana positiva – commenta il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Valter Tamburini – una ripresa delle richieste di lavoratori dallle imprese che trova conferma anche nel dato trimestrale gennaio-marzo 2023. Uno scenario incoraggiante che si attesta nei primi tre mesi dell’anno sulle 9.030 assunzioni, in aumento di 1.420 unità (+58%) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno".

In lieve aumento, rispetto al mese precedente, anche la quota di imprese (13% del totale) che prevedono assunzioni. A gennaio si osserva anche una interessante diminuzione del gap tra domanda-offerta di lavoro con un valore delle offerte difficili da coprire che si ferma al 44% del totale, in calo di 8 punti rispetto al mese di dicembre 2022. Nel dettaglio, le difficoltà di reperimento sono attribuibili per il 28% alla mancanza di candidati, per il 12,5% alla preparazione inadeguata degli stessi, e nei casi rimanenti per altri motivi.Il dato delle entrate di personale dipendente vede la consueta prevalenza dei contratti a tempo determinato, il 59% del totale, mentre aumentano i contratti a tempo indeterminato pari al 30% del totale, con i valori più alti, il 42%e, nei servizi alle imprese. Al 63% dei neo assunti viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Una quota pari al 26% del totale delle entrate interesserà i giovani con meno di 30 anni, un valore in contrazione rispetto al 32% previsto nel mese di dicembre. I livelli più alti di assunzioni di giovani si avranno nei tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (30%), e in quasi tutti i profili professionali di impiegati, professioni commerciali e servizi, con valore medio del 38%.

Valori superiori alla media per gli operai specializati e conduttori di impianti nell’industria alimentare (37%), operai metalmeccanici(35%), operai specializzati nell’industria del legno e della carta (41%), negli operai specializzati nelle industrie chimiche e della plastica (38%) e nei conduttori di macchine mobili (36%).

Tra i servizi tengono turismo e servizi alle persone. La forte crescita della domanda di lavoro a gennaio è trainata da una sostanziale ripresa nel settore industriale. Nel dettaglio, l’industria registra un aumento complessivo di 530 unità pari al +42% rispetto all’anno precedente. L’incremento della domanda di lavoro nell’industria riguarda sia il settore manifatturiero e public utilities (+390 unità pari al +38% rispetto all’anno precedente), sia le costruzioni, con 150 unità in più a gennaio 2023 (+71%).Valori positivi anche per il settore dei servizi ma con variazioni minori rispetto a quelle del comparto industriale. Il settore mostra un saldo attivo di +140 unità nel mese di gennaio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per una crescita del 7%.

Tra i vari comparti è buono il dato per il turismo (+28%), in valore assoluto più 70 unità rispetto a gennaio 2022. Stabile il commercio che non mostra variazioni nel raffronto con l’anno precedente. Si confermano invece con il segno positivo i servizi alle imprese che avevano invertito la tendenza già in occasione del mese precedente e che a gennaio fanno registrare un +2%. Da sottolineare anche l’aumento del 18% dei servizi alle persone, con +60 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.