
Ciccio
Auletta*
Chissà se all’inaugurazione della mostra Il sacro nell’arte, di prossima apertura alla chiesa della Spina, presenzieranno gli oligarchi russi Vladimir Yevtushenkov e Vitaly Bezrodnykh, proprietari di hotel di lusso a Forte dei Marmi, o se manderà la sua benedizione il patriarca Kirill, quello della "guerra santa" contro l’Ucraina e i gay. Sì, perché quella mostra, sul cui valore artistico non ci esprimiamo, è patrocinata, oltre che dal Comune, dall’associazione Russkaya Versilia. Da tempo, sulle mostre organizzate dalla giunta, Pisa è dependance di Pietrasanta, senza averne storia e tradizioni di botteghe, fonderie e laboratori. Frutto della lottizzazione politica targata Fratelli d’Italia, per cui la Artitaly di Massimiliano Simoni ha ottenuto, da un paio d’anni, la direzione artistica della rassegna del Giardino Scotto. Sott’ufficiale paracadutista in congedo, agente immobiliare di simpatie fasciste, Simoni è "responsabile teatri di FdI" e candidato sindaco a Pietrasanta. Le nostre piazze e strade sono diventate dependance dei galleristi versiliesi e dei loro affari. Grazie a lui sono arrivati i totem marziali di Adami, il Galileo che gioca a bowling in Largo Ciro Menotti e i monumentali poliedri di Maggiato. E la mostra Il sacro nell’arte, pubblicizzata con riproduzione moderna della Madonna del sole, patrona di quel centro ai piedi delle Apuane. Come si concilia tutto questo con le tradizioni storiche pisane, cui la giunta comunale vuol dedicare un museo? O con le bandiere ‘reinventate’ che sventolano in Piazza Stazione, tra cui quella che riproduce l’icona cittadina della duecentesca Madonna di Sotto gli Organi? Le "mostre versiliesi" hanno poco a che fare sia con la tradizione cittadina nel campo delle arti e degli studi che vide sorgere all’Università di Pisa, grazie a Carlo Ludovico Ragghianti, il primo Istituto in cui s’insegnava la storia delle arti, da quella medioevale alla Storia e Critica del Cinema.
*Consigliere Diritti In Comune