La sfida: ripopolare Pisa "Più verde, meno varianti"

Avviata la procedura per il Piano Operativo. Conti: "Tornare a 100mila residenti"

di Gabriele Masiero

Una città più verde e sostenibile. Ma soprattutto capace di "recuperare un gap di 40 anni e tornare al più presto sopra i 100 mila residenti", guardando, assicura il sindaco Michele Conti, "al 2050, con una visione che, in realtà, non c’è mai stata prima visto che negli ultimi decenni la crescita urbanistica è stata regolata a colpi di varianti". Il Comune ha avviato ieri l’iter del Piano operativo che sostituirà l’attuale Regolamento urbanistico e nei prossimi giorni emanerà l’avviso pubblico per raccogliere fino al 31 dicembre proposte e progetti dei cittadini finalizzati all’attuazione degli obiettivi strategici previsti dal Piano strutturale. "L’avvio del Piano operativo dopo l’approvazione in tempi record del Piano strutturale intercomunale con Cascina - spiega Conti - è un traguardo storico per la città, al quale abbiamo lavorato con determinazione per disegnare il futuro di Pisa e dell’area pisana che si sviluppa lungo l’Arno. Riduzione del consumo di suolo, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, più verde pubblico e più servizi sono i principi cardine". Secondo la dirigente all’urbanistica, Daisy Ricci, "il Piano operativo traduce azioni, obiettivi e misure strategiche nei singoli ambiti territoriali previste dal Piano strutturale, specificando per ciascuna area, terreno, proprietà, cosa si può fare, quale destinazione d’uso è ammessa e con quali parametri urbanistici: in questa prima fase di partecipazione, la legge regionale ne prevede molte altre, i cittadini possono fare proposte negli ambiti territoriali di interesse generale, come parcheggi o spazi verdi". Il Piano strutturale intercomunale era stato adottato nel 2020, insieme al Comune di Cascina. Nel luglio scorso il Consiglio comunale pisano aveva approvato le controdeduzioni alle osservazioni, così come ha fatto Cascina qualche giorno fa. "Dopo 10 anni in cui le precedenti giunte avevano lavorato a vuoto - osserva Conti - noi in 4 anni abbiamo chiuso il Piano strutturale e avviato quello operativo". Per fare un esempio concreto, aggiunge Conti, "potremo ragionare più nello specifico di come migliorare lo sviluppo di Pisanova, nell’ottica del completamento del polo ospedaliero: nel quartiere è mancata completamente un’opera di pianificazione urbanistica, dagli anni ’70 si è dato il via libera alle costruzioni di enormi palazzi senza pensare prima a definire le piazze e gli spazi verdi per chi ci abita, noi stiamo correggendo il tiro con il Parco Europa e con l’area verde di via Pungilupo e i progetti di rigenerazione urbana". "Il piano operativo - conclude l’assessore all’Urbanistica, Massimo Dringoli - è uno strumento partecipativo fondamentale e questa è la grande novità rispetto agli altri strumenti e percorsi adottati in passato".