La rata dell’Imu slitta a settembre e suolo pubblico gratis per il 2020 "Vessati dal fondo di solidarietà"

Slitta al 30 settembre la scadenza della prima rata dell’Imu. Lo ha deciso l’amministrazione comunale per andare incontro alle tante famiglie e attività colpite dalla crisi economica scaturita dal Covid-19. Lo slittamento della scadenza dell’acconto Imu riguarderà i contribuenti (fatta eccezione dei fabbricati categoria D non oggetto del differimento in quanto di competenza statale) che hanno riportato difficoltà economiche. Coloro che rientrano in questa casistica lo dovranno attestare, a pena di decadenza, entro il 30 settembre 2020 su un modello predisposto dal Comune. Si tratta di un’operazione che va ad aggiungersi a "RipartiCalci" e alle misure varate dall’amministrazione che, con fondi del proprio bilancio o comunque anticipando spese per i cittadini, ha dato loro sollievo nel momento più critico. Il Comune ha anche disposto da mesi il suolo pubblico gratuito per tutto il 2020 per le attività di somministrazione quali bar e ristoranti del paese. La delibera sarà poi ratificata dal consiglio comunale, per una misura condivisa sia dalla maggioranza che dalla minoranza che l’aveva auspicata anche pubblicamente. "La delibera di giunta con la quale abbiamo disposto lo slittamento della scadenza Imu sarà sottoposta giovedì prossimo alla ratifica del consiglio comunale – spiega il sindaco Massimiliano Ghimenti –. Una manovra coordinata con tutte le forze consiliari a cui va il mio ringraziamento anche per aver collaborato alla realizzazione della modulistica di richiesta. È l’ennesimo sforzo per il bilancio del nostro Comune: sebbene economicamente si tratti di un rinvio dell’entrata, dal punto di vista finanziario si traduce nell’anticipo di altre spese per i cittadini contribuenti ai quali stiamo di fatto anticipando 9 mesi di Tari (che equivale a poco meno di 900.000 euro). Il nostro bilancio è già vessato dal fondo di solidarietà, che ci penalizza vergognosamente rispetto a molti altri Comuni sottraendoci risorse che sarebbero state preziose per fare di più. Un ‘furto’ a danno dei calcesani, ricordiamo al governo che chi è stato al fianco dei cittadini in stato di bisogno merita di essere messo in condizione di lavorare per loro con i giusti mezzi".