"La piccola Valley traino per l’economia"

Il presidente territoriale di Cna Pisa, Francesco Oppedisano: "Ma adeguare le infrastrutture per attirare talenti e fermare fuga"

Migration

di Antonia Casini

PISA

Un anno "di grande sofferenza per la crisi energetica e l’incertezza. Ma i nostri 2mila iscritti (il 90% micro e piccole imprese, la percentuale rispecchia la situazione italiana) hanno saputo reagire". Il presidente Cna Pisa, Francesco Oppedisano, parla dei ‘freni’ sul territorio e dello sviluppo.

Il quadro?

"Gli ordinativi si muovono in base alla fiducia e la guerra, subito dopo il Covid, ha creato una miscela esplosiva che ha messo in difficoltà gli imprenditori che per fortuna sono nati per essere resilienti".

Qualche numero?

"Il super bonus del 110% in edilizia con il blocco della cessione dei crediti ha messo a rischio chiusura, a livello nazionale, decine di migliaia di aziende (migliaia nella nostra provincia). E invece questo settore potrebbe funzionare da traino. I rincari di gas e benzina hanno inciso in modo pesante anche su chi fa produzione. Con ripercussioni sull’occupazione".

Localmente?

"Un momento paradossale: con gli ordini che ci sono stati ma che non era possibile evadere per i costi delle materie prime ed energetiche. Gli ordinativi, che hanno goduto della ripresa post Covid, sono stati bloccati: uno dei periodi peggiori per l’imprenditoria toscana".

L’ambito che ha sofferto di meno?

"Quello del digitale che regge bene ma subisce le difficoltà per la mancanza di tante infrastrutture. Abbiamo una piccola "Valley" frenata dai collegamenti carenti, ormai, con le altre città (Roma, Milano, Firenze...) e i centri importanti europei: l’aeroporto sta perdendo importanza. Altro tema, il personale. Bisogna essere più attrattivi, rendendo più facile raggiungere la costa. Non siamo così soddisfatti degli investimenti Pnrr perché non ci sono grandi investimenti in questo senso e le infrastrutture sono fondamentali per rendere un territorio più imprenditoriale".

Ma sono necessarie anche nuove idee e risorse.

"Vogliamo dare il nostro contributo. Abbiamo un vantaggio enorme, scuole di eccellenza e una tra le università più importanti italiane e mondiali. Per questo auguriamo buon lavoro al nuovo rettore, il professor Riccardo Zucchi, e lo ringraziamo per la collaborazione. Recentemente sono stato con una delegazione dell’Università di Pisa, guidata dal professor Alessio Cavicchi, ordinario di Economia ed estimo rurale, al Co Creation Summit organizzato da Start for future di Monaco. Un progetto congiunto tra Ateneo e imprese. Questa miscela è una forza in più. Abbiamo oltre 40mila studenti (43.584, dato 2021-2022) di cui gran parte fuori sede, dobbiamo farli trasferire il più possibile a Pisa. Ma con un’azione corale politica e a livello di area vasta con Lucca, Massa e Livorno. Obiettivo primario, mantenere i talenti qui. Certo, nulla che sia sensato si realizza in tre mesi. Questa è la nostra visione a lungo periodo".

Ma nel frattempo?

"In quello breve bisogna agire affinché le aziende non muoiano con aiuti fiscali impostando, intanto, azioni lungimiranti".

L’ha citata lei la politica, nel 2023, si terranno le elezioni amministrative. Che cosa vi aspettate?

"Abbiamo collaborato sempre in modo proficuo con le amministrazioni, cerchiamo di essere propositivi e di aiutare, non esistono allineamenti, ci interessa solo che le trasformazioni siano fatte chiunque sia a farle. E che ci sia una visione di sistema. Con la Giunta del sindaco Conti abbiamo avuto una dialettica di ascolto e collaborazione, vedremo che cosa accadrà poi, ci mettiamo a disposizione sia per dare le nostre idee, sia per metterle in pratica. Vorremmo, per esempio, nei limiti del possibile e della legge, ovviamente, che quando si spendono soldi pubblici si preferiscano imprese locali. In generale, il lavoro deve essere corale con le camere di commercio, i sindacati, le associazioni di categoria, le università e le istituzioni. I risultati potrebbero sorprenderci".