La novità della scuola di San Piero Lo zaino si prepara al contrario e i prof seguono i compiti a casa

In periodo di iscrizioni scolastiche, lla piccola scuola di San Piero a Grado, il prossimo anno lancerà un progetto innovativo. A illustrarne i dettagli sono le insegnanti che stanno lavorando al progetto. "Subito dopo la pandemia – spiega Valeria Barboni, prof di italiano e responsabile di plesso assieme alla collega Letizia Gagliardi – abbiamo notato una maggior difficoltà dei bambini e delle loro famiglie, dovuta a tanti fattori, e abbiamo pensato cosa la scuola potesse fare. Abbiamo quindi pensato di riorganizzare il nostro lavoro scolastico per poterli accompagnare nel lavoro da fare e ne è nato un progetto innovativo". Dal prossimo anno, quindi, le famiglie non si dovranno più far carico di comprare i libri e di aiutare i loro figli nella pianificazione dei compiti a casa e nella cura del materiale; i libri saranno a scuola e i docenti dedicheranno l’ultimo quarto d’ora della lezione proprio alla pianificazione dei compiti.

"Normalmente – spiega la professoressa Alessia Trovato, referente dei progetti di educazione alla cittadinanza e docente di italiano, storia e geografia – i ragazzi fanno lo zaino a casa ogni mattina per portare i libri da casa a scuola. Dal prossimo anno, a San Piero avverrà il contrario. I libri sono a scuola e a fine mattina si farà lo zaino per portare a casa quelli che servono. Così i prof possono seguire gli studenti, non solo attraverso la lezione in classe, ma aiutandoli a pianificare con cura i compiti da fare a casa, prendendo il materiale che serve di volta in volta. L’obiettivo è non lasciare indietro nessuno, creare un clima di collaborazione in cui gli studenti si aiutano tra di loro e non si sentono soli nelle difficoltà". "Il progetto - interviene la professoressa Letizia Gagliardi – ha anche un significato sociale: imparare a gestire un bene comune. Abbiamo pensato inoltre che in questo momento di difficoltà per tutti, fosse importante anche alleggerire le famiglie dalla necessità di comprare tutti i libri". Insomma non un’aggiunta di argomenti e attività, ma un metodo per far bene le discipline fondamentali, aiutandosi reciprocamente e adottando una didattica nuova, che permetta ai ragazzi di imparare tutti insieme a pianificare le attività a casa, collegandole meglio con quello che fanno a scuola.