La logica del mero guadagno

Il quadro accusatorio relativamente all’associazione per delinquere punta diritto alle figure di spicco dell’associazione conciatori all’epoca dei fatti. Un quadro che trova rincontro nelle valutazioni del giudice per le indagini preliminari di Firenze. "L’ampiezza dell’influenza e dell’attivismo manifestato in particolare da Francioni e Maccanti ed il fatto che gli stessi fossero diretta ed autonoma espressione di quegli interessi che, con modalità sicuramente distorte, hanno piegato ad una logica di mero guadagno e di contestuale indifferenza alla problematica ambientale l’operatività del consorzio depuratore, inducono in particolare a condividere la propensione accusatoria per cui deve riconoscersi loro il ruolo di promotori, ideatori ed organizzatori dell’associazione".