"L’ospedale è troppo lento: riapra le attività"

L’appello del consigliere regionale Antonio Mazzeo: "Liste d’attesa? Problema organizzativo. Quindici giorni per mettersi in pari"

"La sanità ha saputo reggere il colpo del Covid, ma l’ospedale di Pisa è ripartito troppo lentamente. Mi segnalano ingorghi nelle liste d’attesa e problemi a prenotare visite: mancanze organizzative da risolvere entro 15 giorni perché tutti devono poter riavere accesso ai servizi". E’ l’invito che Antonio Mazzeo rivolge agli ospedali di Pisa e provincia, ma anche il centro di una lunga analisi post emergenza sanitaria. "Oltre 2mila persone hanno risposto al questionario lanciato sul mio sito internet offrendomi uno spaccato interessante tanto sulle criticità pratiche quanto stilando giudizi sulla nostra azione di governo regionale". Una porzione rilevante che "premia l’operato della Regione, in particolar modo la scelta di regalare la mascherine, ma evidenzia anche le emergenze percepite dal territorio". Il lavoro, in primis: "perché gli anziani – continua Mazzeo – rappresentano la fascia più colpita sotto il profilo infettivo, ma la popolazione fra i 25-55 anni è quella più preoccupata per le ricadute economiche".

Fra le priorità la scuola che Mazzeo declina in chiave strettamente pisana: "A settembre – dove è possibile – la didattica deve tornare in presenza. Ce lo chiedono le famiglie. Il Governo non ha dato certezze. Mancano gli spazi? Ebbene, cerchiamoli altrove. Chiediamo sale e ospitalità alle numerose realtà culturali del territorio, ma dobbiamo riaprire le scuole". E anche l’Università: "Sono stato uno studente fuori sede – aggiunge Mazzeo – e so che cosa significa vivere lontano da casa. E’ una partita delicata da affrontare e il Comune non può tirarsi indietro lasciando sola l’università. Fino ad oggi gli studenti sono stati considerati spesso un problema e invece vanno coccolati".

Mazzeo non risparmia critiche alla giunta Conti neppure sulla questione moschea: "La Lega ha preso in giro Pisa durante la campagna elettorale, i nodi però vengono al pettine. Ora il Comune deve trovare un accordo con la comunità islamica e dirci dove intende costruire questo luogo di culto. Fra le altre cose, proprio in questi giorni, ho letto una brillante analisi di don Severino Dianich che ricorda come Pisa, da sempre, sia un crocevia fra oriente e occidente come dimostrano le pietre del Duomo". E proprio la storia della nostra città ad offre una veduta più ampia sul ruolo che Pisa dovrà avere in futuro: "Dobbiamo smettere di vivere la contrapposizione con Firenze. Pisa è stata davvero grande quando si è aperta verso il mare e verso l’Europa".

In questa logica rientrano anche le strategie per il rilancio dell’aeroporto: "Pisa è l’aeroporto strategico della Toscana e continuare la contrapposizione con Firenze è un grave errore che non serve a nessuno. L’obiettivo, adesso, è far tornare il numero di passeggeri del Galilei ai livelli pre-Covid: la Regione farà la sua parte garantendo il sostegno necessario alla permanenza delle compagnie, a Toscana Aeroporti chiediamo l’adeguamento del masterplan alla luce della situazione che si è venuta a creare".

E poi sulle Regionali: "Mi ricandido? Come si dice – sorride Mazzeo – sono a disposizione. Ma ciò che conta di più è capire chi sono i veri avversari e questi sono fuori dal nostro partito. Sono certo che Bonafé e Cerri sapranno predisporre una lista estremamente preparata che si opponga alla Lega e che sia in grado di leggere il presente e anticipare il futuro". Infine una ultima bordata alla Lega: "Il mio sondaggio parla chiaro: il livello di sicurezza percepito dai pisani è rimasto estremamente basso. Questo significa che niente è cambiato".