L’Asl: "Stiamo riqualificando l’ospedale"

L’azienda sanitaria risponde alla critiche sulla soppressione dell’Utic che verrà sostituito con un modello più fluido per gestire le criticità

di Ilenia Pistolesi

Utic è superato, ma non vi saranno vuoti nell’assistenza dei pazienti cardiologici. I quattro posti letto ex Utic diventano infatti un setting di letti ‘2A’, ossia posti letto monitorati destinati a persone che presentano un quadro clinico superiore rispetto alla media. Un setting che trova ricovero in medicina con una maggiore presenza infermieristica e di tipo strumentale. Il cardiologo sarà presente 12 ore al giorno, mentre è già attiva la guardia anestesiologica sulle 24 ore. In notturna, rispetto a prima, saranno quindi presenti quattro medici: l’anestesista, l’internista, il medico del pronto soccorso e quello del 118. La rivoluzione, che ha scatenato un’eruzione vulcanica di polemiche, è dettata dall’esigenza di irrobustire l’ospedale sotto il profilo della sicurezza dotandolo della presenza sulle 24 ore di un medico anestesista.

Di notte, oltre al medico del pronto soccorso, all’anestesista e al medico internista con una turnazione da Pontedera, sarà attiva anche la telemedicina, già sperimentata ieri con successo con la prima telecardiologia. Come funziona? Un elettrocardiografo invia il referto in tempo reale al centro Hub (in questo frangente Pontedera) che è in grado di vedere e capire quale sia il tipo di patologia cardiologica. Nell’anno appena trascorso, il totale delle emergenze nella centrale 118 Sud sono state 100 mila: nel dettaglio, in Alta Valdicecina sono state 1400 di cui 531 emergenze cardiologiche. Di questi pazienti, 210 sono stati trasportati al pronto soccorso di Volterra e 44 al pronto soccorso di Cecina. Con l’automedica, sono stati centralizzati nove pazienti in emodinamica a Pisa, con Pegaso sono stati centralizzati 11 pazienti ancora in emodinamica mentre 257 pazienti sono stati trattati a domicilio. Il quadro nel dettaglio di Utic presenta una fotografia dell’anno passato di 78 ricoveri, con una media di sei ricoverati al mese e con un’incidenza del 50% dei ricoveri per scompenso cardiaco ("uno fra i motivi più importanti di ricovero nelle medicine interne – ha precisato Asl), oltre a un tempo di ricovero molto breve, pari a due giorni. Il succo della questione, per la quale si sono alzate immediate muraglie, riguarda un fatto assodato: la carenza di cardiologi in primis e l’urgenza di mettere in sicurezza l’ospedale attivando la guardia anestesiologica h24 anche per i pazienti cardiocircolatori. L’obiettivo, come ha ribadito ieri la Asl in una conferenza stampa via Zoom, è "riqualificare da un punto di vista strutturale l’ospedale, coerentemente ad un’organizzazione per intensità di cura, oltre ad andare a prevedere la possibilità di aumentare la complessità di trattamento dei pazienti aumentando in prospettiva l’attività chirurgica".

Tradotto: se non vi sarà più il cardiologo di notte, i pazienti con questa tipologia di problemi non saranno lasciati in balia del destino, dal momento che vi saranno tre medici in turno ed una telemedicina in grado di analizzare ogni situazione in tempo reale. Va sottolineato, per inciso, che i casi più gravi non vengono trattati in loco, ma inviati in una emodinamica, indipendentemente dalla presenza o meno di un cardiologo. "Dal punto di vista dell’iter di un’eventuale patologia o complicanza non cambia nulla – spiega la responsabile dell’ospedale di Volterra Sabina Sanguineti – da un punto di vista diagnostico e terapeutico i pazienti non subiranno alcuna differenza".