Imprese e lavoro: la domanda cala ancora

L‘analisi della Camera di Commercio rileva la contrazione delle assunzioni. Le aziende non riescono a ricoprire le posizioni richieste

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Circa 2.750 nuovi assunti entro fine novembre dalle imprese pisane con dipendenti prevedono di assumere, in calo di 310 unità rispetto ad ottobre (-10% in percentuale) ma in lieve aumento, rispetto al novembre 2021 (+120 ingressi corrispondenti ad un +5%), in controtendenza a quella nazionale (pari al -18%). Dati comunque non troppo positivi, soprattutto se guardati nella prospettiva del prossimo e ultimo trimestre dell’anno. È quanto emerge dall’analisi su un campione di oltre 2.100 imprese con dipendenti del Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con Anpal ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche-Isr. "Il mese di novembre – spiega Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest – conferma la scarsa propensione ad assumere personale da parte delle imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Il clima di incertezza dominare sulle dinamiche in esame e lo conferma anche la previsione sul trimestre, in forte calo, segno che gli imprenditori non ravvisano prossimi cambiamenti che consentano di riavviare a breve la domanda di lavoro. Seppure il dato mensile pisano possa in qualche misura confortare, l’estensione dell’analisi al trimestre novembre 2022-gennaio 2023 ci consegna un quadro molto meno esaltante con la domanda, espressa dal sistema imprenditoriale pisano, che si attesta sulle 7.900 assunzioni, in calo di 1.160 unità (-12%) rispetto al pari trimestre dello scorso anno. Una previsione, dunque, connotata dalla sensibile contrazione della dinamica occupazionale nel territorio di Pisa nel trimestre finale dell’anno in corso. Tende a crescere l gap domanda-offerta di lavoro con il 53% delle posizioni offerte difficili da coprire a causa di mancanza di candidati (nel 34% dei casi) o per candidati ritenuti non idonei, con marcato peggioramento. Il dato costante è la prevalenza dei contratti a termine, solo il 25% delle assunzioni di novembre che saranno di tipo stabile, in linea con il trend nazionale.

Le assunzioni previste si concentreranno per il 66% nei servizi e per il 63% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 31% delle assunzioni è rivolto ad under 30 con un picco del 40% per le professioni impiegatizie nelle quali spiccano i commessi e o personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso (63%), Cuochi, camerieri e professioni dei servizi turistici (44%) e i commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione (56%), meglio se con qualche esperienza.

L’industria registra un calo complessivo di 280 unità pari al -23% rispetto all’anno precedente mentre i servizi, con un saldo attivo di +390 unità, mettono a segno una crescita del 27%. La flessione della domanda di lavoro nell’industria riguarda in particolar modo il manifatturiero e le public utilities (-280 unità pari al -30%), mentre si conferma più o meno stabile, rispetto all’anno precedente, la previsione nelle costruzioni (280 unità a novembre 2022 e 290 a novembre 2021 pari ad una flessione del 3%). a nettissima previsione di crescita riguarda la categoria impiegati, professioni commerciali e nei servizi, con +320 unità corrispondenti ad un +46%. In aumento anche la domanda di lavoro anche per le professioni non qualificate (+100 unità pari al +39%). Il calo è invece sensibile per i dirigenti, i professionisti con elevata specializzazione e i tecnici (-100 unità pari al -19%) e per gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchinari (-190 ingressi pari ad un -16%).