Il vescovo Santucci si è dimesso

Il Papa ha accettato la sua rinuncia. La Diocesi: "E’ per motivi di salute"

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Monsignor Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, si è dimesso. L’annuncio ufficiale ieri, a mezzogiorno, con un breve comunicato dal Vaticano. "Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli presentata da S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Santucci". Subito dopo la Diocesi ha messo un comunicatio in cui spiega che "le sue condizioni di salute non permettono la prosecuzione dell’incarico. Lo ha reso noto lo stesso monsignor Santucci al termine della riunione del Collegio dei Consultori e dei Vicari foranei, in contemporanea con l’annuncio dato dalla Santa Sede. A lui il saluto e il ringraziamento per questi anni di intenso apostolato". Poche parole, con l’aggiunta che "il Santo Padre ha inoltre nominato S.E. Mons. Gianni Ambrosio, vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, come Amministratore apostolico durante la sede vacante".

La notizia della rinuncia del vescovo Santucci ha suscitato grande scalpore. La Nazione ha provato a contattare l’alto prelato. Inutilmente. Al suo telefono ha risposto un dipendente della segreteria di monsignor Santucci spiegando che il vescovo aveva lasciato il telefono in Curia e che non sarebbe stato possibile raggiungerlo. Per la Diocesi è stata una mattinata complicata e impegnativa, che segue un lungo periodo di tensioni. Come non pensare alla vicenda di Don Euro? Ma anche ad altre questioni interne. Da una settimana, poi, si rincorrevano indiscrezioni su una possibile rinuncia di monsignor Santucci. Indiscrezioni sempre più stringenti fino a ieri mattina quando sono diventate realtà.

Tutti si chiedono quali siano i motivi delle dimissioni. Ufficialmente si tratta di motivi di salute. Il vescovo emerito Giuseppe Binini, suo predecessore, afferma che "era affaticato". Qualcuno ha osservato che a Natale le sue condizioni di salute non erano buone. Fatto sta che gran parte della comunità ritiene probabile che la vicenda di Don Euro sia collegata in qualche modo a questa decisione.

Ricordiamo che nel 2018 il vescovo era stato rinviato a giudizio nel processo e subito prosciolto data l’impossibilità a procedere nei suoi confronti in mancanza di una querela dei soggetti danneggiati, vale a dire i fedeli. Lo stesso procuratore Aldo Giubilaro, titolare delle indagini, ha sempre affermato che la sua posizione era molto marginale in merito all’inchiesta su Don Euro. Ma su monsignor Santucci era piovuta una pioggia di critiche per come aveva gestito la vicenda. Soprattutto quando, nel 2015, dopo aver espulso don Luca Morini dalla parrocchia di Caniparola e dalla canonica dove risiedeva, il vescovo decise di comprare con un mutuo da oltre 200mila euro una villetta a Marina di Massa per ospitarlo. Don Lucio Filippi, vicario generale della Diocesi, dopo aver chiesto inutilmente al vescovo di fermare Don Euro, si dimise dall’incarico. Una tegola, quella di Don Euro, che aveva fatto soffrire monsignor Santucci. Già allora si diceva che la sue dimissioni erano una prospettiva annunciata.

Il prossimo 14 maggio Giovanni Santucci avrà 72 anni. E’ uscito di scena poco prima della presentazione, obbligatoria, introdotta dal Papa, della rinuncia prevista a 75 anni, come per i pastori diocesani e i cardinali capi dicastero. ll Pontefice, poi, può prolungare o meno il loro servizio. Monsignor Santucci ha scelto di rinunciare prima dell’età prevista e secondo indiscrezioni potrebbe lasciare definitivamente la città di Massa dove ha abitato per dieci anni.

Maria Nudi