Il sogno del camice bianco passa dal test "Un’estate di studi per entrare all’Università"

Le emozioni e i racconti di chi ha affronta la prova di ingresso a San Rossore. Fra giovanissimi freschi di Liceo e chi vuol cambiare la propria vita

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Il dibattito resta feroce per abolire i corsi di laurea a numero chiuso, specialmente quelli di Medicina, dopo una pesante carenza di professionisti resa evidente dall’emergenza pandemica degli ultimi anni. Da una parte i rettori, dall’altra le proteste in giro per lo Stivale, come quella degli studenti a Palermo.

Intanto ieri a Pisa si sono svolti regolarmente i primi quiz dedicati alle professioni sanitarie. Oltre 1200 candidati infatti, nel centro allestito presso l’ippodromo di San Rossore, hanno effettuato il loro test per 309 posti, 292 per il corso di Medicina e Chirurgia e 17 per Odontoiatria. Tutto all’interno di una struttura di circa diecimila metri quadrati completamente digitalizzata, con oltre 2000 parcheggi e un servizio navetta messo in piedi dal Comune per poter accompagnare i candidati da Pisa-San Rossore fino al centro di prova.

Un’organizzazione imponente messa in piedi con una collaborazione a più mani tra Università, Comune, società Alfea ed Ente Parco di San Rossore. Storie di vita e di speranza di età diverse si sono intrecciate ieri, nei minuti che precedevano il grande esame. C’è chi ha sacrificato l’estate dopo la maturità, chi è alla caccia di una seconda laurea, chi invece vuole cambiare completamente vita. Antonio Leandro Del Gaudio, 18 anni, ad esempio, è fresco di liceo scientifico a indirizzo sportivo e arriva da Marina di Carrara: "Sono andato raramente al mare - dichiara Del Gaudio -. Ho studiato tutti i giorni. C’è un po’ di tensione, ma ho vissuto l’attesa dell’esame in un rito solitario, arrivando in treno fino a qui da casa. So che è difficile entrare, ma mi sento sicuro di me". Gabriela Luisa Bortolom Rigon, 22 anni, arriva dal Brasile e ha scelto di cambiare vita: "Provo il concorso in Odontoiatria e abito a Pisa da un anno - racconta la studentessa, trasferitasi in Italia -. Ho studiato in Sud America, ma ho parenti veneti. Studio già qui da un anno e attendevo da ben 7 mesi questo concorso. Mi sono preparata bene". Valentina Cerchia, 33 anni, lavora ed è sposata, già laureata in logopedia: "Avendo casa e lavorando non è stato facile studiare, ma piano piano mi sono messa di impegno e ho voluto provare una nuova strada". Andrea Risecchi, 29 anni, ha una storia simile a quella di Valentina, ed è un igienista dentale: "Provo il test solo per odontoiatria - rivela Risecchi -. Avevo già provato anni fa, passando a Firenze, ma ci ripensai. Lavorando mi sono reso conto che poteva essere un ambiente che mi poteva piacere. Arrivo qui senza ansie, ma ci provo".

Michele Bufalino