Giacomo
Termine*
Mentre il sindaco Ferrari aizza le piazze (salvo poi magari trattare sottobanco le compensazioni), la Regione Toscana elimina l’ipotesi della piattaforma offshore davanti alla nostra costa e ottiene che la naverigassificatore rimanga per soli 3 anni. È un primo importante risultato.
Adesso è necessario che si approfondiscano gli aspetti ambientali, che sono essenziali per avere una conoscenza oggettiva e chiara degli impatti del rigassificatore.
L’esito di questa procedura deve stabilire se il rigassificatore sarà o meno installato per fronteggiare temporaneamente l’emergenza energetica. Risultato non semplice per come è stata fatta la norma, per questo bisogna governare questa fase con senso di realtà e capacità amministrativa.
In questi mesi si è reso evidente come il Governo abbia agito non correttamente per l’installazione di Golar Tundra (il rigassificatore di Piombino) sulle nostre coste. Anche se il fabbisogno energetico è un tema di emergenza nazionale, non si può pensare di procedere unilateralmente senza alcun coinvolgimento territoriale ed approfondimento ambientale. Parallelamente a questo aspetto è altrettanto chiaro però come tutte le forze politiche nazionali (anche il partito del sindaco di Piombino Ferrari) siano a favore dell’installazione della nave a Piombino, e sostengano la scelta in previsione dell’inverno.
Chiediamo pertanto un ultimo impegno concreto al presidente Giani, dopo i risultati ottenuti: assoggettare l’installazione di Golar Tundra a una seria valutazione degli aspetti ambientali e alle compensazioni correlate per i territori. La costa interessata, infatti, non è solo quella livornese, anche Follonica deve entrare a pieno diritto all’interno delle misure compensative del governo.
*Segretario provinciale
Pd Grosseto