di Gabriele Masiero   Il Ponte di Mezzo sarà "restituito" ai partiti politici che vorranno sceglierlo per organizzare le loro iniziative. L’inedito asse tra Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in Comune, e il sindaco Michele Conti, "cancella" la prima parte di una recente determina del comandante della polizia municipale, Alberto Messerini, che vietava alle forze politiche cittadine "occupazioni di spazi o aree pubbliche quando ciò comporti divieti, deviazioni o limitazioni del traffico veicolare" ad eccezione di svolte "in forma dinamica". "Sarà nostra cura - ha detto ieri in consiglio comunale Conti - capire come sia scaturito questo provvedimento deciso dal dirigente perché si tratta di una valutazione tecnica che abbiamo scoperto leggendo l’atto. Ma non è in alcun modo accettabile, da parte nostra, limitare la libertà di espressione delle forze politiche. Per questo il sindaco e la giunta intenderanno revocare la prima parte della determina". Nella sua comunicazione, in apertura della seduta consiliare, Auletta aveva preannunciato la volontà di presentare "una diffida di revoca in autotutela, perché questa norma comprime le attività dei partiti, a discapito di altre iniziative commerciali, e quindi risulta essere discriminatoria: dopo la diffida chiederemo anche l’uso di suolo pubblico e se non ci sarà concesso chiederemo i danni".  La replica del primo cittadino ha stroncato la polemica sul nascere. Era stato, del resto, lo stesso Auletta nei giorni scorsi a sollevare politicamente la questione scovando la determina, a suo dire, "adottata guarda caso pochi giorni dopo la nostra iniziativa dello scorso 21 gennaio, regolarmente autorizzata e per la quale abbiamo pagato il suolo pubblico, che ha trasformato il Ponte di Mezzo nel nostro laboratorio politico per raccontare la nostra idea di città: abbiamo rivolto un appello a tutte le forze politiche perché il diritto di manifestare è costituzionalmente riconosciuto e comprimere questo diritto è un problema di tutti".  Una posizione, implicitamente condivisa da Conti, che ieri è intervenuto subito dopo la comunicazione di Auletta garantendo l’intervento suo e della giunta per modificare l’atto. Resterà, invece, invariata la seconda parte della determina emessa dal comandante della polizia municipale, che disciplina le diverse tipologie di spazi che potranno essere occupati per svolgere le iniziative politiche nelle aree pubbliche cittadine. "Aspetti sui quali - aveva convenuto lo stesso Auletta nella sua comunicazione - la polizia municipale ha pienamente diritto di dire la sua indicando prescrizioni e modalità da osservare consentirne il corretto svolgimento". L’iniziativa del comandante della municipale, dunque, almeno nella sua prima parte è stata letteralmente sconfessata dal sindaco e dalla Giunta. Il provvedimento dunque ha avuto vita breve: neppure una settimana ed è rimasto inapplicato. Già da oggi gli uffici si metteranno al lavoro per revocare la determina e licenziarne uno nuovo che non limiti la libertà di espressione delle forze politiche. Men che meno ora che la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative è già entrata nel vivo.

Cronaca

di Gabriele Masiero 

Il Ponte di Mezzo sarà "restituito" ai partiti politici che vorranno sceglierlo per organizzare le loro iniziative. L’inedito asse tra Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in Comune, e il sindaco Michele Conti, "cancella" la prima parte di una recente determina del comandante della polizia municipale, Alberto Messerini, che vietava alle forze politiche cittadine "occupazioni di spazi o aree pubbliche quando ciò comporti divieti, deviazioni o limitazioni del traffico veicolare" ad eccezione di svolte "in forma dinamica". "Sarà nostra cura - ha detto ieri in consiglio comunale Conti - capire come sia scaturito questo provvedimento deciso dal dirigente perché si tratta di una valutazione tecnica che abbiamo scoperto leggendo l’atto. Ma non è in alcun modo accettabile, da parte nostra, limitare la libertà di espressione delle forze politiche. Per questo il sindaco e la giunta intenderanno revocare la prima parte della determina". Nella sua comunicazione, in apertura della seduta consiliare, Auletta aveva preannunciato la volontà di presentare "una diffida di revoca in autotutela, perché questa norma comprime le attività dei partiti, a discapito di altre iniziative commerciali, e quindi risulta essere discriminatoria: dopo la diffida chiederemo anche l’uso di suolo pubblico e se non ci sarà concesso chiederemo i danni". 
La replica del primo cittadino ha stroncato la polemica sul nascere. Era stato, del resto, lo stesso Auletta nei giorni scorsi a sollevare politicamente la questione scovando la determina, a suo dire, "adottata guarda caso pochi giorni dopo la nostra iniziativa dello scorso 21 gennaio, regolarmente autorizzata e per la quale abbiamo pagato il suolo pubblico, che ha trasformato il Ponte di Mezzo nel nostro laboratorio politico per raccontare la nostra idea di città: abbiamo rivolto un appello a tutte le forze politiche perché il diritto di manifestare è costituzionalmente riconosciuto e comprimere questo diritto è un problema di tutti". 
Una posizione, implicitamente condivisa da Conti, che ieri è intervenuto subito dopo la comunicazione di Auletta garantendo l’intervento suo e della giunta per modificare l’atto. Resterà, invece, invariata la seconda parte della determina emessa dal comandante della polizia municipale, che disciplina le diverse tipologie di spazi che potranno essere occupati per svolgere le iniziative politiche nelle aree pubbliche cittadine. "Aspetti sui quali - aveva convenuto lo stesso Auletta nella sua comunicazione - la polizia municipale ha pienamente diritto di dire la sua indicando prescrizioni e modalità da osservare consentirne il corretto svolgimento". L’iniziativa del comandante della municipale, dunque, almeno nella sua prima parte è stata letteralmente sconfessata dal sindaco e dalla Giunta. Il provvedimento dunque ha avuto vita breve: neppure una settimana ed è rimasto inapplicato. Già da oggi gli uffici si metteranno al lavoro per revocare la determina e licenziarne uno nuovo che non limiti la libertà di espressione delle forze politiche. Men che meno ora che la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative è già entrata nel vivo.

Il Ponte di Mezzo, "restituito" ai politici    

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Il Ponte di Mezzo, "restituito" ai politici

Asse Auletta-Conti. Il candidato di Diritti in Comune: "Determina che limita la libertà di espressione". Il sindaco: "Non accettabile"

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