Il Pd, 5Stelle e la politica dei due ‘forni’

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Michele

Passarelli Lio*

Leggiamo che il Pd a Pisa, nonostante i disastri compiuti dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale e la crisi di governo, incomprensibile a chiunque abbia a cuore le sorti del paese, da loro causata, continua a lavorare con i grillini per un progetto comune; e che allo stesso tempo lavorerebbe per “allargare” la coalizione anche alle forze moderate. Abbiamo a che fare, quindi, con una visione politica del tutto particolare; il segretario nazionale di un partito, Enrico Letta, pisano, probabilmente prossimo candidato al Senato nel nostro territorio, giudica improponibile l’alleanza con Conte perché irresponsabile e quello provinciale che invece ritiene affidabili i 5 stelle locali, tanto da costruirci un progetto di governo comune. Magari lo stesso Letta ci verrà a spiegare in campagna elettorale questa scelta dei “due forni”. Lo diciamo all’amico Oreste Sabatino e a tutti coloro che vogliono lavorare per il futuro di Pisa: Italia Viva è sempre disponibile al dialogo su idee, programmi, sviluppo; disponibile anche a trovare accordi e compromessi, come vuole la Politica. Ma non siamo disponibili a dialogare con chi ha dimostrato di non avere alcuna capacità e competenza e negli ultimi mesi e per fini puramente elettorali, mette a rischio la stabilità del Paese e le riforme che il Governo Draghi stava portando avanti per tutti noi. Né con loro, né con chi li ritiene affidabili. Se il Pd pisano crede di vincere raccogliendo le figurine dei partiti e completando un album, rispondiamo che a Pisa si può vincere solo impostando una battaglia che metta il futuro economico, culturale e sociale della città al centro dei programmi con credibilità, responsabilità e competenza. Ci pare che la strada intrapresa con queste ultime dichiarazioni sia completamente diversa e ci spiace molto, proprio se pensiamo al futuro di Pisa.

*Italia Viva Pisa