Il blues di Elli De Mon sbarca al Giardino La Nunziatina di Pisa

Appuntamento fissato per l'1 luglio. La nuova rassegna musicale dell’Associazione Metarock è dedicata alla voce femminile: 5 venerdì d’estate con 5 grandi interpreti della musica popolare, dal blues al reggae, dallo swing al pop

Elli De Mon

Elli De Mon

Pisa, 30 giugno 2022 - Elli de Mon è chitarre, grancassa, rullante, sonagli, suoni saturi e psichedelia indiana. Il suo blues nuovo, fatto di slide selvaggi e contaminato da influenze punk e dalla musica indiana, sarà il sound del prossimo appuntamento con Colpi di grazia, in calendario venerdì 1° luglio alla Nunziatina di Pisa. Sul palco del giardino ottocentesco di palazzo Mastiani Brunacci si esibirà anche questa settimana un’altra grande interprete per la rassegna musicale dedicata alla voce femminile, ideata da Associazione Metarock, con l’organizzazione de La Nunziatina e il contributo di Fondazione Pisa. ELLI DE MON - Elli combatte i suoi demoni con lo strumento a lei più congeniale: la musica. Ha suonato ovunque, dividendo il palco con artisti come The Jon Spencer Blues Explosion, Afterhours, Reverend Beatman, the Monsters,Molly Gene one woman band, Big John Bates, Chuck Ragan, Larry and His Flask, Cedric Burnside, Bror Gunnar Jansson, Carmen Consoli. Ha partecipato a numerosi festival nazionali, come Radio Onda D’Urto, Sherwood Festival, Mojostation Blues Festival, To.t.em. Festival, Musica w Festival, Nistoc, Salone del Libro di Torino (Radio Tre) e internazionali come il festival blues di Lugano, di Cognac e il Berlin Fest. È del febbraio 2020 il suo primo libro per Arcana Edizioni, “Countin' the blues. Donne indomite”, dedicato alle artiste afroamericane degli anni '20 del secolo scorso, a cui fa seguito, a giugno 2021 per Area Pirata Records, il disco omonimo Countin’ The blues – Queens of the 20's, che contiene i brani citati nel libro reinterpretati secondo il suo stile. COLPI DI GRAZIA - Colpi di grazia tornerà al Giardino La Nunziatina venerdì 8 luglio con Marina Mulopulos, la cantante italo greca dotata di un talento raro nella voce. Ultimo concerto della rassegna, in programma venerdì 15 luglio, con Frida Bollani Magoni, la giovanissima figlia d’arte che fin da bambina ha dimostrato un talento fuori dal comune con la sua voce e la sua maestria al pianoforte e che da un anno si è conquistata un suo spazio nel gotha delle interpreti.

LA NUNZIATINA - La fama del giardino di palazzo Mastiani Brunacci, per l’identità esclusiva, per la rarità delle sue piante e per il suo assetto, si deve a Elena Amati, che sposò il cavalier G. F. Mastiani Brunacci, il più ricco dei maggiorenti pisani. Sia il palazzo che il giardino nel XIX secolo furono l'occasione mondana più ambita dell'aristocrazia e dei grand tourist: Madame de Staël, la contessa d'Albany, la duchessa de Berry, Vittorio Alfieri, lord William Hamilton, Elisa Baciocchi Bonaparte, Cammillo e Paolina Borghese, i principi Torlonia, Giacomo Leopardi, furono gli ospiti con i quali Elena aveva rapporti di consuetudine. Non conosciamo il nome del progettista, per l'irreparabile perdita dell'archivio familiare, ma si può ipotizzare che la Mastiani si sia affidata all'architetto Gherardesca che in quel periodo aveva realizzato il monumentale scalone del palazzo e il limitrofo giardino Venerosi Pesciolini. Nel 1805 lo scienziato Gaetano Savi dedicò alla Mastiani il suo trattato Materia Medica vegetabile Toscana, perché la gentildonna aveva voluto nel suo palazzo un vago Giardino in cui “le piante più belle formano un variato spettacolo”. Sappiamo così che nel Giardino erano presenti i rari Gymnocladus Canadensis, il Laurus Camphora, originario del Giappone, la Sophora Tetraptera, originaria della Nuova Zelanda. Coevo al trattato del Savi, probabilmente di sua mano, è un rarissimo opuscolo Catalogo delle piante del Giardino Mastiani. Una carta eseguita dall’ingegnere Giacinto Van Lint ci restituisce una pianta del giardino con la presenza, addossata ad un muro di recinzione, di una nicchia a grottesca (forse con statua), di una fontana, di aiuole articolate secondo geometrie e simmetrie ben precise, piedistalli su cui poggiavano i vasi delle piante di agrumi. Il giardino, dopo un periodo in cui è stato cinema all’aperto, è stato riaperto al pubblico solo nel 2021.

M.B.