I senesi svelano un tesoro a un gruppo di volterrani

Speciale visita nella contrada della Tartuca che ha aperto le porte del suo museo

VOLTERRA

Un pomeriggio di pioggia in una Siena bellissima e non affollata. Scenario intrigante e noir per l’incontro col ‘delegato’ nelle regole secolari del Palio, colui che è autorizzato dalla Contrada di appartenenza, in questo caso, ad aprire un gioiello: il museo della Tartuca. Il 14 ottobre scorso un piccolo gruppo di volterrani ha visto spalancarsi le porte della storia, dal ‘600 al contemporaneo, attraverso aneddoti e sorprese d’arte internazionali, svelati dal delegato volterrano Moreno Ceppatelli nel museo della contrada di Siena. Ceppatelli a Siena è un cognome celebre: rievoca le fortunate e numerose carriere vinte dal fantino Francesco Ceppatelli detto Tabarre, bisnonno del delegato, figura per molti aspetti ancora avvolta nel mistero E proprio sulle sue orme si sono mossi i volterrani presenti, tra cui anche un altro pronipote, l’educatore professionale Roberto Ceppatelli, in un’interfaccia fra città antiche e uniche che hanno condiviso una storia. Già autore del libro ‘Tabarre. Il fantino volterrano’, edito da Betti Editrice, Moreno Ceppatelli ha coinvolto i presenti nel cuore del museo della contrada senese in un percorso dominato dai colori giallo e azzurro accesi della Tartuca con un motto fondamentale: "Per la contrada non si tifa, o sei o non sei".