I medici di famiglia: "Misure blande Tenere le mascherine anche all’aperto"

Puccetti (Fimmg): "Virus tutt’altro che sconfitto. Alto rischio con le varianti"

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"Il Green Pass non basta", così commenta la nuova misura del governo, Luca Puccetti, medico e segretario provinciale di Fimmg Pisa, la Federazione di medici di medicina generale. "Il 10% circa degli ultra-ottantenni non è vaccinato e tra i soggetti fra 60 e 79 anni non si è vaccinato almeno il 20%: rimangono quindi molti gli italiani a rischio di gravi complicanze per infezione da Covid", spiega il medico. Aver abolito l’obbligo delle mascherine all’aperto è un errore secondo Puccetti che aggiunge: "E’ profondamente errata la convinzione che qualunque vaccinazione che conferisca il Green pass significhi una sicura protezione dall’infezione e dalla malattia".

E spiega: "Soltanto due dosi con vaccino ad RNA conferiscono mediamente una protezione dalla variante Delta pari all’88% mentre due dosi con vaccino a vettore virale conferiscono una protezione del 70%. Se la dose ricevuta è una sola delle due previste la protezione dalla variante delta è di appena il 35%. Con il vaccino a DNA per cui è prevista una sola dose la protezione risulterebbe mediamente inferiore al 60%". "Pertanto – argomenta - il Green pass non sempre significa una protezione ‘sicura’ specie se ottenuto dopo una sola somministrazione di vaccino".

Per il segretario Fimmg, bisogna "potenziare ed estendere la vaccinazione ma anche mantenere le misure di protezione individuale e il distanziamento. Quanto più il virus circola tanto più si possono sviluppare varianti ancora più pericolose ed aumentano i rischi". "Siamo ben lungi dall’aver sconfitto il virus – spiega ancora Puccetti –. Occorre vaccinarsi quanto più possibile, preferibilmente con due dosi di vaccino ad RNA. Per poter raggiungere un’immunità di popolazione, stante la grande infettività della variante delta che infetta per ogni soggetto almeno altri 6, occorre vaccinare non più il 75% della popolazione, ma almeno l’83%. Chi esita sappia che ogni persona non vaccinata con grande probabilità potrà infettarsi con la variante Delta e ammalarsi e trasmettere la malattia a qualcuno dei 6 milioni di soggetti a rischio non vaccinati o in cui il vaccino non ha conferito una protezione sufficiente".